Vocabolario Dantesco
circuire v.
Commedia 2 (2 Par.).
Altre opere1 (1 Conv.).
Commedia circüir Par. 12.86, 29.54.
Altre opere circuiva Conv. 3.15.16.
Prima att. (Conv. 3.15.16). Dal lat. circuire, var. di circu(m)ire (Nocentini s.v.), il lemma ha la sua prima att. nel Convivio dove esso assume il signif. di 'delimitare tutto intorno', 'circoscrivere', in linea con il valore semantico primario del corrispettivo lat., che fa rif. a un percorso di tipo circolare (MLW s.v. circumeo). Prima della diffusione del Paradiso, il vocabolo è att. per due volte nel volg. dell'Eneide di Ciampolo di Meo Ugurgieri, dove in un caso «circuiranno» traduce «lustrabunt convexa» (Aen., 1.608), mentre nella seconda occ. il verbo assume il signif. di 'percorrere, girare un luogo'. Il valore semantico dell'occ. di Par. 29.54 richiama da vicino quello del Convivio, in quanto il verbo è rif. al movimento degli angeli che, muovendosi continuamente, girano intorno a Dio descrivendo un perimetro circolare (vd. ED). Il lemma compare anche a Par. 12.86, in un canto fortemente connotato dal simbolismo agricolo, ed è rif. all'operato di San Domenico il quale, dopo essere diventato un grande teologo, avrebbe iniziato a percorrere in lungo e in largo la vigna del Signore, ovvero a ricondurre i cristiani verso la fede. Nei versi danteschi la vigna (vd.), riprendendo una nota metaf. evangelica, indica la Chiesa, mentre il vignaio (vd.), ovvero colui che ha il compito di curare il terreno e quindi, per metaf., la Chiesa, corrisponde al Papa. In questo contesto il verbo circuire indica quindi l'opera evangelizzatrice di San Domenico, in linea con gli impieghi del suo corrispettivo lat. nei Vangeli (vd. Mt. 4.23: «Et circumibat Iesus totam Galilaeam, docens in synagogis eorum et praedicans evangelium regni et sanans omnem languorem et omnem infirmitatem in populo»; Mt. 23.15: «circuitis mare et aridam, ut faciatis unum proselytum»; Lc. 9.6: «Egressi autem circumibant per castella evangelizantes et curantes ubique»), e amplifica le metaf. che percorrono il ritratto del santo, presentato come «l'agricola che Cristo / elesse a l'orto suo per aiutarlo» (Par. 12.71-72). Gli esegeti antichi gen. sciolgono la metaf. come 'indirizzare i fedeli' (vd. ad es. Iacomo della Lana, Par., ad. l., Vellutello, ad l.), ma si segnalano le singolari letture di Pietro Alighieri (red. III), ad l. e in partic. di Francesco da Buti, Par. («fortificare e scepare intorno», ad l.), che rimandano all'atto di circondare il terreno con delle siepi, prob. condizionati da Mt. 21.33 («plantavit vineam et saepem circumdedit ei»).
Autore: Sara Ferrilli.
Data redazione: 15.11.2023.
Data ultima revisione: 12.07.2024.
1 [Con rif. agli angeli:] muoversi in circolo, ruotare attorno a un punto delimitando un perimetro circolare.
[1] Par. 29.54: L'altra rimase, e cominciò quest' arte / che tu discerni, con tanto diletto, / che mai da circüir non si diparte.
1.1 Percorrere un luogo in lungo e in largo (in contesto fig.).
[1] Par. 12.86: Non per lo mondo, per cui mo s'affanna / di retro ad Ostïense e a Taddeo, / ma per amor de la verace manna / in picciol tempo gran dottor si feo; / tal che si mise a circüir la vigna / che tosto imbianca, se 'l vignaio è reo.