Vocabolario Dantesco
vignaio s.m.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia vignaio Par. 12.87.
Dal lat. vinearius (DEI s.v. vignaiuolo 1), con regolare esito tosc. -aio del suff. lat. -arius (cfr. Rohlfs, § 1072), il termine ha la sua prima att. in Doc. sen., 1235, dove indica 'colui che lavora un terreno in cui si coltivano le viti'. Dante impiega il vocabolo unicamente a Par. 12, un canto fortemente connotato da simbolismo agricolo, in cui San Bonaventura loda la figura di San Domenico, contrapponendo le sue virtù alla decadenza morale della Chiesa. Qui, riprendendo una nota metaf. dell'Antico Testamento (vd. Is. 5, 1-7; Ier. 2, 20-21; Ez. 17, 6-10 e 19, 10-14; Ps. 80), la vigna (vd.) rappresenta la Chiesa, mentre il vignaio è il pontefice, ovvero colui che avrebbe il compito di curare il terreno e che invece lo trascura, a differenza di San Domenico, impegnato nel percorrere la vigna in lungo e in largo per evangelizzare e ricondurre i cristiani verso la fede (vd. circuire). I commentatori antichi gen. intendono bene la metaf. presente in questi versi: si segnala però la lettura erronea di Iacomo della Lana, Par. (Rb), ad l., in cui vignale, termine già att. per indicare l'appezzamento di terreno in cui vengono piantate le viti, viene glossato con «ortolano» (vd. TLIO s.v. vignale), e quella di Francesco da Buti, Par., ad l., che, pur riconoscendo l'impianto metaf. del passo, interpreta vignaio come «terreno in che è piantata la vigna» e conferisce così al vocabolo un signif. affine a vigna, forse a causa di una reminiscenza di un noto passo evangelico, ovvero la parabola degli operai della vigna (Mt. 20, 1-16). Per quanto riguarda gli aspetti formali, va considerata una var. grafica la forma vigiaio di Ham, riportata nell'ed. Petrocchi, originatasi prob. per errata trascrizione del suono palatale -gn-.
Autore: Sara Ferrilli.
Data redazione: 13.09.2024.
Data ultima revisione: 19.12.2024.
1 [Nella simbologia cristiana di derivazione biblica:] chi ha il compito di curare le istituzioni ecclesiastiche, il Papa (in contesto fig.). ||  Propr. Chi possiede o lavora una vigna.
[1] Par. 12.87: Non per lo mondo, per cui mo s'affanna / di retro ad Ostïense e a Taddeo, / ma per amor de la verace manna / in picciol tempo gran dottor si feo; / tal che si mise a circüir la vigna / che tosto imbianca, se 'l vignaio è reo.