Commedia |
2 (1 Inf., 1 Purg.). |
Altre opere | 4 (4 Conv.). 1 (1 Detto). |
Commedia |
biado Inf. 24.109, Purg. 2.124. |
Altre opere |
biadi Conv. 4.22.5; biado Conv. 1.5.1, 1.10.1, 1.13.11. biado Detto 103. |
Dal lat. mediev.
bladum, il sost. nella forma antica masch. ricorre due volte nella
Commedia, allato alla forma femm.
biada (vd.). Entrambe le att. di
biado sono rif. ad un alimento per animali, in partic. di uccelli: nell'occ. di
Inf. 24.109, citando Ovidio (
Met. XV 393-4), Dante descrive in negativo i cibi di cui si nutre la
fenice (vd. e rel. Nota), non di
erba e di
biado, ma dei più pregiati
incenso (vd.) e
amomo (vd.). L'occ. di
Purg. 2.124 costituisce il primo elemento dell'espressione
biado o
loglio (vd.
loglio), rif. all'alimentazione dei colombi (vd.
colombo). In entrambi i luoghi, molti codici mettono a testo la lez.
biada per
biado, forme che di fatto si alternano nei testi fior. a partire dal sec. XIII (cfr. TLIO, s. vv.
biada e
biado; Castellani,
Nuovi testi, p. 841). La forma femm. è accolta anche da Inglese.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 30.11.2021.
Data ultima revisione: 02.07.2022.