Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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argento s.m.
Frequenza:
Commedia 10 (5 Inf., 2 Purg., 3 Par.).
Altre opere2 (2 Conv.).
4 (2 Fiore, 2 Detto).
Lista forme e index locorum:
Commedia argento Inf. 14.107, 19.4, 19.95, 19.112 (:), 32.115, Purg. 7.73, 9.118 (:), Par. 17.84, 18.96, 22.88 (:).
Altre opere argento Conv. 2.12.5, 4.11.8.
argento Fiore 130.8, 223.10, Detto 31, 309.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Nelle prime due cantiche, il vocabolo è utilizzato per indicare propr. l'argento in quanto metallo prezioso. In due casi indica il metallo allo stato solido, come a Inf. 14.107, dove l'argento è il materiale di cui sono composti le braccia e il petto del veglio di Creta, grande statua che riprende quasi letteralmente il testo biblico della visione avuta in sogno da Nabucodonosor e a lui spiegata dal profeta Daniele: i metalli che formano le varie parti della statua rappresentano le varie età della civiltà umana (cfr. anche Inglese, ad l.). A Purg. 7.73 l'argento, ridotto in polvere finissima come preparazione utilizzata dai pittori, fa parte della «concretissima e pur aristocratica sfilata di colori» con cui è descritta, «quasi una tavolozza pittorica», la mirabile fioritura della valletta dei Principi (Chiavacci Leonardi, ad l.; su questi versi vd. in partic. Frosini, Dante disegnatore, pp. 85-86 nota 7, con bibliogr.). Nel Paradiso, invece, il rif. all'argento è spec. legato al colore bianco lucente che lo caratterizza e a cui è paragonato il cielo di Giove (Giove è infatti «stella di temperata complessione in mezzo della freddura di Saturno e dello calore di Marte [...] intra tutte le stelle bianca si mostra, quasi argentata», Conv. 2.13). Nella maggior parte delle occ., argento ha il signif. fig. di ricchezza, spesso in dittol. con oro (vd.): l'oro e l'argento sono infatti simbolo del denaro sin dalle parole di Pietro «aurum et argentum non est mihi» (Act. Ap. 3,6) e dal comando di Cristo «nolite possidere aurum neque argentum» (Matth. 10,9), passo cit. da Dante in Mon. 3.10.14 (su questo aspetto cfr. Chiavacci Leonardi, Inf. 19.4, e ED s.v. oro). A Inf. 32.115 argento è invece gallicismo semantico per 'denaro', già doc. sin dal sec. XIII in area it. (cfr. TLIO s.v. argento e Viel, I gallicismi, p. 258) e qui «usato intenzionalmente, con ironia, giacché si tratta di denaro francese» (Chiavacci Leonardi, ad l.). Le att. di argento nelle altre opere (Conv., Fiore e Detto) confermano lo spettro semantico del lessema.
 
1 [Metall.] Metallo nobile, prezioso, di colore bianco lucente.
[1] Inf. 14.107: La sua testa è di fin oro formata, / e puro argento son le braccia e 'l petto, / poi è di rame infino a la forcata; / da indi in giuso è tutto ferro eletto, / salvo che 'l destro piede è terra cotta...
[2] Purg. 9.118: L'una era d'oro e l'altra era d'argento; / pria con la bianca e poscia con la gialla / fece a la porta sì, ch'i' fu' contento.
Lo stesso materiale ridotto in polvere finissima come preparazione da utilizzare in pittura.
[3] Purg. 7.73: Oro e argento fine, cocco e biacca, / indaco, legno lucido e sereno, / fresco smeraldo in l'ora che si fiacca, / da l'erba e da li fior, dentr' a quel seno / posti, ciascun saria di color vinto, / come dal suo maggiore è vinto il meno.
1.1 [Nel Paradiso, per indicare il colore bianco lucente del cielo di Giove].
[1] Par. 18.96: Poscia ne l'emme del vocabol quinto / rimasero ordinate; sì che Giove / pareva argento lì d'oro distinto.
2 [Spesso in dittol. con oro:] ricchezza (fig.).
[1] Inf. 19.4: O Simon mago, o miseri seguaci / che le cose di Dio, che di bontate / deon essere spose, e voi rapaci / per oro e per argento avolterate, / or convien che per voi suoni la tromba, / però che ne la terza bolgia state.
[2] Inf. 19.95: Né Pier né li altri tolsero a Matia / oro od argento, quando fu sortito / al loco che perdé l'anima ria.
[3] Inf. 19.112: Fatto v'avete dio d'oro e d'argento; / e che altro è da voi a l'idolatre, / se non ch'elli uno, e voi ne orate cento?
[5] Par. 17.84: Non se ne son le genti ancora accorte / per la novella età, ché pur nove anni / son queste rote intorno di lui torte; / ma pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni, / parran faville de la sua virtute / in non curar d'argento né d'affanni.
[6] Par. 22.88: Pier cominciò sanz' oro e sanz' argento, / e io con orazione e con digiuno, / e Francesco umilmente il suo convento...
2.1 Denaro, soldi.
[1] Inf. 32.115: El piange qui l'argento de' Franceschi: / "Io vidi", potrai dir, "quel da Duera / là dove i peccatori stanno freschi".


Autore: Chiara Murru 11.05.2022 (ultima revisione: 12.07.2022).