Germanismo dal longob.
*sturm ‘tempesta’ (Nocentini s.v.
stormo), passato tramite il fr. antico secondo Viel (
I gallicismi, pp. 101-102).
Stormo è att. per la prima volta in
Brunetto Latini, Rettorica, e in antico è diffuso in tutte le principali aree linguistiche it. (cfr. TLIO s.v.
stormo). Inoltre, in doc. e statuti lat. dei secc. XII-XIII di area it., s
turmus è att. con i signif. principali di ‘scontro armato in battaglia (fuori dalle mura)’ o di ‘disordine cittadino con combattimento armato (entro le mura)’ (cfr. almeno TLIO s.v.
stormo [
Note] e Settia,
«Quando con trombe e quando con campane», pp. 612-617). Dante a
Inf. 22.2 sembra servirsi di
stormo proprio nel ben attestato signif. di ‘scontro armato’, in un passo carico di espressioni e termini appartenenti all’àmbito bellico. Alcuni commentatori sembrano collegare
stormo ad un altro signif. del lemma (‘suono intenso, per lo più associato alla dinamica di uno scontro armato’; cfr. TLIO s.v.
stormo), chiosandolo con «rumorem» (Guido da Pisa,
Deductio textus), «strepito» (
Guglielmo Maramauro), «tumultum, et rumorem» (Benvenuto da Imola) o «romore battaglieri» (
Francesco Da Buti). Fermo restando che anche
rumore in it. antico poteva avere il signif. di ‘scontro armato’ (cfr. almeno GDLI s.v.
rumore § 7) e che una battaglia o un tumulto sono sempre accompagnati da forti impressioni uditive, la cooccorrenza di
stormo con il verbo
cominciare (cfr.
infra) sembra confermare il senso qui proposto in definizione, avallato anche da Iacomo della Lana e dall'
Ottimo (e successivamente anche da Borghini,
Scritti, p. 264).
Stormo trova un’occ., con il signif. di ‘scontro armato’, anche nel
Fiore. Nella
Commedia è att. anche
stormire (vd.).
Locuz. e fras. La cooccorrenza di
(in)cominciare e
stormo si registra già entro il sec. XIII nella parte espositiva (dunque originale) di
Brunetto Latini, Rettorica; nelle
St. de Troia e de Roma Amb., in traduzione delle espressioni lat.
exercitum instruere e
committere pugnam; nella
Distr. Troia, p. 180; e nei
Fatti di Cesare, Sal. L. 2, cap. 16, p. 65 (cfr. TLIO s.v.
stormo, e
Corpus OVI e
Corpus DiVo, dai quali si possono desumere anche ess. successivi). Quando
stormo è in funzione di ogg. di
(in)cominciare, l'espressione generalmente sembra assumere il signif. di ‘attaccare battaglia, dare l'assalto’; non a caso, a
Inf. 22.2 l’
Ottimo chiosa il passo con «cominciare battaglia di campo». Si osservi, infine, che nel ms. Co
cominciare (vd.) trova come var.
raddoppiare; tale lezione potrebbe indurre a ipotizzare per
stormo sia il signif. di ‘violenza di una battaglia’ sia quello, forse più pertinente, di ‘moltitudine di soldati, esercito’, ugualmente att. in it. antico (cfr. TLIO s.v.
stormo; cfr. anche Petrocchi,
ad l.).
Autore: Cristiano Lorenzi Biondi.
Data redazione: 03.10.2018.
Data ultima revisione: 03.12.2018.