Vocabolario Dantesco
arra s.f.
Commedia 3 (1 Inf., 1 Purg., 1 Par.).
Commedia arr' Purg. 28.93; arra Inf. 15.94 (:), Par. 19.145 (:).
Dare per arra 1, per arra di 1.1.
Latinismo (LEI s.v. arra, 3.1, 1352.39). A Purg. 28.93 Petrocchi e Sanguineti, a fronte della scriptio «arra» dei mss., individuano esplicitamente la prep. a («diede per arr’ a lui»); non così Inglese, che assume «lui» come dat. («diede per arra lui»; il “Dante del ’21”, con la vulgata editoriale, reca invece «diede per arra a lui»). Dal punto di vista semantico, il sost., di ambito economico-finanziario, indica propr. 'una parte di pagamento anticipata versata a garanzia di adempimento di un impegno, caparra' (cfr. TLIO s.v. arra), ma in Dante è sempre fig., più o meno intensamente. Più vicino al senso proprio è il signif. a Purg. 28.93, arra come 'anticipo' del regno dei cieli, dove il trasl. si inscrive in una tradizione che muove dai testi patristici (Finazzi, «Non è nuova a li orecchi mia tala arra»). La forte carica retorica di Inf. 15.94, dove è Dante che pronuncia il vocabolo in risposta alla profezia del suo maestro Brunetto, non sfugge a Benevenuto da Imola, che così commenta «tal arra idest talis praenuntiatio; et est conveniens methaphora». Finazzi sottolinea la «domesticità» del termine tecnico, rispetto al pegno (con rimando a Isidoro, Etimol. V. 25. 20-21), ma soprattutto in confronto al sost. prefazio (vd.) «che ne costituisce per certi versi il corrispettivo di registro aulico» (Finazzi, «Non è nuova a li orecchi miei tal arra», p. 71).
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 27.05.2020.
Data ultima revisione: 21.07.2020.
1 Anticipo, promessa (in contesto fig.). Dare per arra: dare come anticipo (della beatitudine eterna).
[1] Purg. 28.93: Lo sommo ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uom buono e a bene, e questo loco / diede per arr' a lui d'etterna pace.
1.1 Segno premonitore (estens.). Per arra di: per anticipazione di ||  Propr. Pagamento parziale e anticipato come garanzia, caparra.
[1] Par. 19.145: E creder de' ciascun che già, per arra / di questo, Niccosïa e Famagosta / per la lor bestia si lamenti e garra, / che dal fianco de l'altre non si scosta».
1.2 Metaf. Predizione di eventi futuri, profezia.
[1] Inf. 15.94: Non è nuova a li orecchi miei tal arra: / però giri Fortuna la sua rota / come le piace, e 'l villan la sua marra».