Vocabolario Dantesco
impetuoso agg.
Commedia 2 (2 Inf.).
Commedia impetüosa Inf. 24.147; impetüoso Inf. 9.68.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Dal lat. tardo impetuosus (DELI 2 s.v. impetuoso). L'agg. è att. in volg. sin dalla fine del sec. XIII (es. «per força inpetuosa volendo uscire (et) trovando obstaculo move la terra» Questioni filosofiche, L. IV, pt. 2, cap. 3, p. 86 [tosc. sud-or., p. 1298]; cfr. Corpus OVI). Nel poema l'agg. è impiegato due volte, sempre nella prima cantica. A Inf. 9.68, impetuoso qualifica quel vento (vd.) molto violento che, secondo la dottrina meteorologica aristotelica, si origina dallo scontro di masse d'aria di opposta temperatura; nel passo è funzionale a rappresentare l'intensità del fragore generato dall'arrivo del messo celeste. A Inf. 24.147 l'attributo, in dittologia con agro (vd.), è impiegato nelle parole profetiche di Vanni Fucci con rif. a una metaf. tempesta (vd.): tale immagine, che continua quella del fulmine «di torbidi nuvoli involuto» dei vv. precedenti, restituisce la straordinaria violenza della battaglia pistoiese che vide capitolare i Bianchi.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 27.05.2021.
Data ultima revisione: 22.07.2021.
1 [Con rif. a un fenomeno atmosferico:] spinto da una forza violenta e incontrollabile.
[1] Inf. 9.68: E già venìa su per le torbide onde / un fracasso d'un suon, pien di spavento, / per cui tremavano amendue le sponde, / non altrimenti fatto che d'un vento / impetüoso per li avversi ardori...
[In contesto fig.]. ||  Vd. Nota.
[2] Inf. 24.147: Tragge Marte vapor di Val di Magra / ch'è di torbidi nuvoli involuto; / e con tempesta impetüosa e agra / sovra Campo Picen fia combattuto...