Vocabolario Dantesco
fulgere v.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia Fulgeami Par. 8.64.
Prima att. Latinismo da fulgere (DELI 2 s.v. fulgere), il verbo ricorre esclusivamente nella terza cantica, come anche fulgore (vd.) e fulgido (vd.),
anch'esse prime att. dantesche. Non stupisce la concentrazione di questi vocaboli nel Paradiso, regno dominato dalla luce (vd. con rel. Nota). Nell'occ. di Par. 8.64, a fulgere è la corona di Carlo Martello: «fulgeami già in fronte la corona» indica infatti che egli era già diventato re d'Ungheria («di quella terra che 'l Danubio riga / poi che le ripe tedesche abbandona»), e già dunque risplendeva (in senso proprio, ma anche fig.) sul suo capo la corona. Il verbo risulta poi scarsamente att. nel Trecento (vd. TLIO s.v. fulgere), ma permane nella lingua letteraria fino al Novecento, specie usato in senso fig. (vd. GDLI s.v. fulgere).
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 27.09.2018.
Data ultima revisione: 12.06.2021.
1 Risplendere emanando una forte luminosità.
[1] Par. 8.64: Fulgeami già in fronte la corona / di quella terra che 'l Danubio riga / poi che le ripe tedesche abbandona.