Vocabolario Dantesco
ferza s.f.
Commedia 4 (2 Inf., 1 Purg., 1 Par.).
Altre opere1 (1 Rime).
Commedia fersa Inf. 25.79 (:); ferza Inf. 18.81, Purg. 13.39 (:), Par. 18.42; ferze Inf. 18.35 (:).
Altre opere ferza Rime 1.67.
Di etimologia incerta, per alcuni il sost. deriva da sferza (DELI 2 s.v. sferza) a sua volta dall'ar. firsa 'pezzo di drappo' passato poi a indicare 'flagello fatto di corde' (cfr. Alessio, Fèrza, pp. 55-56), Inglese, nella nota a Inf. 13.35, indica l’etimo nel «longobardo fillezzan, 'frustare'»). Nella Commedia si riscontra in un solo caso (Inf. 25.79) la forma fersa, tipicamente tosc. occ. col passaggio dell'affricata in sibilante, adottata prob. per ragioni di rima (con perversa e attraversa). Nell'uso del sost. entro le tre cantiche si assiste a una sorta di gradazione: nell'Inferno rinvia senz'altro al doloroso strumento punitivo, in senso propr. (nelle mani dei diavoli a Inf. 18.35 e 18.81) o fig. (rif. al calore bruciante del sole nei giorni della canicola a Inf. 25.79), mentre nel Purgatorio (Purg. 13.39) occorre in contesto fig. quale stimolo al bene e al pentimento: è l'amore il materiale di cui sono fatte le sue corde, che corrispondono agli esempi di carità usati per la rieducazione delle anime degli invidiosi («in questa accezione il vocabolo è già in fra Giordano da Pisa, Prediche [...] "i peccatori sono ordinati a martello, ed a ferza de' giusti"», ED s.v. ferza). Infine nel Paradiso (Par. 18.42) la ferza non è più la corda che punisce ma quella – materiata di letizia – che consente di giocare al paleo (vd.), un tipo di trottola al cui moto vorticoso è paragonato il gioioso ruotare delle anime beate.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 03.05.2023.
1 Strumento costituito da un manico cui sono applicate corde o cinghie, usato per incitare o punire qno frustandolo (anche in contesto fig.).
[1] Inf. 18.35: Di qua, di là, su per lo sasso tetro / vidi demon cornuti con gran ferze, / che li battien crudelmente di retro.
[2] Inf. 18.81: Del vecchio ponte guardavam la traccia / che venìa verso noi da l'altra banda, / e che la ferza similmente scaccia.
[3] Purg. 13.39: E 'l buon maestro: «Questo cinghio sferza / la colpa de la invidia, e però sono / tratte d'amor le corde de la ferza.
1.1 Calore bruciante (fig.).
[1] Inf. 25.79: Come 'l ramarro sotto la gran fersa / dei dì canicular, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa, / sì pareva, venendo verso l'epe / de li altri due, un serpentello acceso, / livido e nero come gran di pepe...
2 [Gioco] Cordicella arrotolata a un tipo partic. di trottola (il paleo) che, tirata con forza, imprime alla trottola stessa un forte moto rotatorio (in contesto fig.).
[1] Par. 18.42: E al nome de l'alto Macabeo / vidi moversi un altro roteando, / e letizia era ferza del paleo.