Dal lat.
arbor (DELI 2 s.v.
albero; LEI s.v. III 817-819), il sost. nella
Commedia ricorre sia nella forma
arbore sia nella forma con dissimilazione
albero, già att. come
albor in
Giacomo da Lentini (cfr. TLIO s.v.
albero). La maggior parte delle occ. del poema sono att. col signif. proprio, pur con rif. a diversi scenari oltremondani distribuiti nelle tre cantiche (vd. signif.
1 nelle sue diverse articolazioni). In
Inf. 13.15, dove con
alberi si allude alle sembianze assunte dai suicidi, è incerta l'attribuzione dell'agg.
strani (vd.
strano), rif. dagli antichi commentatori agli
alberi mentre i moderni tendono ad attribuirlo, in iperbato e con eco virgiliana, ai versi lamentosi delle
Arpie che vi nidificano. Nel Purgatorio le att. si concentrano nei canti in cui sono puniti i golosi (
Purg. 22.131, 22.139, 23.73 e 24.113 nella forma
arbore) e indicano i due alberi irrorati d'acqua e ricchi di frutti odorosi, attorno ai quali i dannati girano incessantemente senza poterne godere. Nel mezzo del giardino dell’Eden (
Purg. 32.46, 32.113) l’altissimo albero robusto è quello della scienza del bene e del male, che a Dante appare dapprima spoglio poi rinverdito e carico di frutti, nei termini di un’allegoria della giustizia divina che sarà chiarita nel canto successivo (
Purg. 33.72). Nell’unica att. paradisiaca, l'albero
che vive de la cima Par. 18.29 è solenne espressione metaf. per indicare il Paradiso stesso, che trae vita dalla sua
cima (vd.), dà sempre frutti e non perde mai le sue foglie, secondo un richiamo scritturale ripreso dalla visione di Ezechiele («non defluet folium ex eo et non deficiet fructus eius», Ez. 47.12: immagine presente nel linguaggio dei mistici, ad es. Iacopone da Todi nella
Lauda 84, cfr. Chiavacci Leonardi,
ad l.). A sé sta l’occorrenza di
Purg. 29.43 (sign.
1.1) dove l’immagine dei sette alberi, caricata dalla potenza cromatica dell'oro, indica estensivamente i sette candelabri, cioè i doni dello Spirito Santo che nella foresta edenica avviano la processione mistica. Infine, nelle occ. di
Inf. 7.14 e
Inf. 31.145 (signif.
2) il sost. è termine tecnico della marineria.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 28.02.2022.