Vocabolario Dantesco
ellera s.f.
Commedia 1 (1 Inf.).
Commedia ellera Inf. 25.58.
Forma popolare da hedera (DELI 2 s.v. edera) con passaggio di -d- a -l-  forse dovuto all’influsso dei continuatori di helix (cfr. DEI s.v. edera) o a semplice assimilazione partendo da una forma articolata l’edera. Att. già nel XIII sec. (TLIO s.v. ellera), la voce ricorre un’unica volta nella Commedia nell'immagine di memoria ovidiana (Metam. IV 365), che mostra la tenacia della pianta che si arrampica e si avvolge all'albero (vd. abbarbicare e avviticchiare), rendendo con efficace realismo la fusione delle membra dei due ladri fiorentini Cianfa e Agnel.
 
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 06.05.2022.
1 [Bot.] Edera, pianta sempreverde rampicante della famiglia delle Araliacee (Hedera helix).
[1] Inf. 25.58: Ellera abbarbicata mai non fue / ad alber sì, come l'orribil fiera / per l'altrui membra avviticchiò le sue.