Vocabolario Dantesco
difendere v.
Commedia 9 (4 Inf., 1 Purg., 4 Par.).
Altre opere16 (4 Vn., 7 Conv., 5 Rime).
6 (6 Fiore).
Commedia difende Purg. 6.9 (:), Par. 14.54 (:); difender Inf. 15.8; difese Inf. 15.27 (:), Par. 12.107 (:), 27.62; difesi Inf. 10.93, Par. 30.60 (:); difeso Inf. 4.108.
Altre opere difenda Vn 13.8-9.14, Rime 6.48 (:); difende Vn 19.4-14.22, Conv. 4.24.10, Rime 12.19 (:), 14.88 (:); difendea Vn 16.5; difender Rime 5.64; difendere Conv. 1.10.6, 1.10.11, 4.14.5, 4.21.3; difendesse Vn 16.4, Conv. 4.14.6; difendo Rime 11.17 (:); difese Conv. 4.5.19.
difenda Fiore 220.6 (:); difende Fiore 110.9, 225.8 (:); difendo Fiore 45.9, 45.12, 75.6.
Dal lat. defendere 'tenere lontano, pro­teggere, sostenere' (LEI s.v., D4 681, 16-695.38). Il verbo, largamente doc. in it. antico dagli inizi del Duecento (cfr. Corpus TLIO), è att. precocemente anche col signif. di 'vietare, impedire' per calco semantico dal fr. antico o prov. défendre 'interdire' (cfr. FEW s.v. defendere, 3, 28b; Cella, I gallicismi, p. XXXI, n. 31 e Viel, I gallicismi, pp. 182-183 e bibliografia ivi cit., ma con tracce in mediolatino: Du Cange s.v. defendere 1). In Dante, l'occ. di Inf. 10.93 (§ 1) indica propr. l'atto di Farinata di proteggere Firenze dal tentativo di distruzione da parte dei capi ghibellini toscani. La protezione di un luogo è svolta invece allegoricamente dal fiumicello attorno al castello, in Inf. 4.108, a rappresentare lo sbarramento all'acquisizione delle arti o delle scienze (cfr. Jacopo Alighieri, ad l.: «la cui circustante difesa il detto fiumicello si contiene, per lo quale l'operare delle mondane e viziose dilettazioni si considera, le quali del non intrare nel presente castello son cagione»). In contesto fig. (§ 1.1) il verbo è usato nel Paradiso come intrans. pron. nell'immagine guerresca della biga (vd.), su cui la chiesa esercita la sua azione difensiva contro le eresie (Par. 12.107); e ancora con rif. alla facoltà visiva di Dante, capace di sostenere anche la luce più intensa (Par. 30.60). Col valore estens. di 'preservare' ricorre in Par. 27.62 (§ 1.2) in relaz. all'intervento provvidenziale di salvaguardia dell'Impero romano (cfr. Inglese, ad l.). Il senso 1.3 (Inf. 15.8) di 'riparare da fenomeni fisici avversi' si riferisce agli argini posti dai padovani per il riparo di poderi e fortificazioni dalle esondazioni del Brenta (cfr. Bellomo, ad l.). Ha valore rifl. di 'mantenersi nel tempo' (§ 1.4) a Par. 14.54, rif. alla perdurante visibilità del carbone acceso entro la fiamma che esso stesso produce. È gallicismo semantico per 'impedire' (§ 2) in Inf. 15.27, dove il volto bruciato di Brunetto Latini non impedisce a Dante di riconoscerlo (cfr. Fiore 45.9, 45.12, 75.6, 110.9, per cui vd. Viel, I gallicismi, p. 183). Infine, per definire il sottrarsi a ciò che reca fastidio, difendere è adottato in Purg. 6.9 (§ 3) nella similitudine del vincitore intento a liberarsi dalla folla di postulanti molesti («che se spaça da tutti», Iacomo della Lanaad l.). Il verbo compare ancora in Conv. 4.5.19 e in Rime 5.64, 11.7, 12.9 col signif. 1.2, e in Rime 6.48 col signif. 1.4. Si riscontrano ulteriori signif. nelle opere dantesche: 'prendere le parti di qno, scagionare' (Vn 13.8-9.14, Vn 19.4-14.22, Conv. 1.10.11), 'sostenere contro attacchi avversari' (Conv. 4.21.3), 'sostenere le proprie ragioni' (Conv. 4.14.5, 4.14.6).
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 01.07.2022.
1 [Milit.] Proteggere un luogo (con le armi), impedendone l'accesso.
[1] Inf. 10.93: Ma fu' io solo, là dove sofferto / fu per ciascun di tòrre via Fiorenza, / colui che la difesi a viso aperto». 
[Con rif. a un ostacolo naturale] (in contesto fig.).
[2] Inf. 4.108: Venimmo al piè d'un nobile castello, / sette volte cerchiato d'alte mura, / difeso intorno d'un bel fiumicello. 
1.1 Pron. [In contesto fig.:] opporre resistenza a un attacco nemico. 
[1] Par. 12.107: Se tal fu l'una rota de la biga / in che la Santa Chiesa si difese / e vinse in campo la sua civil briga, / ben ti dovrebbe assai esser palese / l'eccellenza de l'altra, di cui Tomma / dinanzi al mio venir fu sì cortese. 
[Con rif. agli occhi rispetto a una forte luce:] opporre resistenza.
[2] Par. 30.60: e di novella vista mi raccesi / tale, che nulla luce è tanto mera, / che li occhi miei non si fosser difesi...
1.2 Agire per la salvaguardia di qsa; preservare (estens.).
[1] Par. 27.62: Ma l'alta provedenza, che con Scipio / difese a Roma la gloria del mondo, / soccorrà tosto, sì com' io concipio...
1.3 Riparare da eventi naturali avversi.
[1] Inf. 15.8: Quali Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia, / temendo 'l fiotto che 'nver' lor s'avventa, / fanno lo schermo perché 'l mar si fuggia; / e quali Padoan lungo la Brenta, / per difender lor ville e lor castelli...
1.4 Pron. Mantenersi costante nel tempo; perdurare.
[1] Par. 14.54: Ma sì come carbon che fiamma rende, / e per vivo candor quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende; / così questo folgór che già ne cerchia / fia vinto in apparenza da la carne / che tutto dì la terra ricoperchia...
2 Rendere impossibile il compimento di un'azione; impedire qsa. 
[1] Inf. 15.27: E io, quando 'l suo braccio a me distese, / ficcaï li occhi per lo cotto aspetto, / sì che 'l viso abbrusciato non difese / la conoscenza süa al mio 'ntelletto...
3 Pron. Sottrarsi a qsa di fastidioso o molesto; liberarsi.
[1] Purg. 6.9: el non s'arresta, e questo e quello intende; / a cui porge la man, più non fa pressa; / e così da la calca si difende