tresca s.f.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
tresca Inf. 14.40 (:). |
Nota:Gallicismo di origine
germ. connesso a
trescare (vd.). Il franc.
*threskan ‘battere i piedi a terra’ sviluppa in area galloromanza il signif. ‘ballare’ (vd.
trescare). I deverbali di area galloromanza (fr. antico
tresche e prov.
tresca: cfr. FEW s.v.
*threskan, 17, 401b) passano all’italiano molto presto (cfr. Gamillscheg,
Romania Germanica, I, p. 219). La più antica att. in area italoromanza si recupera, al maschile e in senso traslato, nell’espressione
andare a tresco ‘muoversi in maniera disordinata e agitata’ del
Ritmo laurenziano (cfr. TLIO s.v.
tresco). Assai precoce anche
tresca nel signif. estens. di ‘relazione amorosa illecita o di poco conto’, già nei
Proverbia que dicuntur (sec. XII u.q.), mentre a metà del sec. XIII è documentato il signif. proprio di ‘danza’ (cfr. TLIO s.v.
tresca). L’uso traslato dantesco risulta esclusivo del poema e dei suoi commentatori, i quali ne motivano chiaramente lo spostamento semantico; si veda per es.
Francesco da Buti: «Tresca si chiama uno ballo saltereccio, ove sia grande e veloce movimento e di molti inviluppato; et a denotare lo veloce movimento delle mani della moltitudine di quelle misere anime a scuotersi l'arsura si chiama tresca». Il movimento convulso delle mani permette infatti ai dannati del VII cerchio di difendersi dalla pioggia di fuoco cui sono costretti per pena (vd.
arrostare).
1 Movimento particolarmente concitato (
fig.). || Propr. ballo frenetico, per cui si agitano con foga mani e piedi.
[1] Inf. 14.40: Sanza riposo mai era la tresca / de le misere mani, or quindi or quinci / escotendo da sé l'arsura fresca.
Autore: Francesca De Blasi 27.04.2018 (ultima revisione: 27.04.2018).