Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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puzza s.f.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Par.). [+var.: 2 (2 Inf.)]
Lista forme e index locorum:
Commedia puzza Par. 27.26. [+var.: puça Mad Inf. 28.27; puçça Urb Inf. 29.50; puzza Sanguineti Inf. 29.50].
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Dal lat. volg. *putia (Nocentini s.v. puzza). La prima att. in volg. del sost. femm., doc. in Patecchio, Splanamento, primi decenni del sec. XIII, nell'espressione metaf. dare una puzza 'infastidire qno' (cfr. TLIO s.v. puzza, § 3.1), precede sia la più antica in senso proprio di 'esalazione sgradevole all'olfatto' nelle Storie de Troia e de Roma Amb., intorno al 1252/58 (cfr. TLIO s.v., § 1) sia quella del corrispettivo masch. puzzo (vd.). Nella Commedia, il vocabolo ricorre entro l'immagine drammatica della cloaca (vd.), adoperata da san Pietro nell'invettiva contro il papato corrotto, per raffigurare l'immondizia dei vizi che contraddistingue, insieme al sangue sparso dalle lotte intestine, la Curia romana governata da Bonifacio VIII. Se nella terza cantica puzza si connota stilisticamente come parola «tra le più forti di quelle proprie del linguaggio profetico biblico» (Chiavacci Leonardi, ad l.), nella prima il lessema compare solo come var. di merda (vd.) in Inf. 28.27 e puzzo in Inf. 29.50, luoghi dal vivo espressionismo, in cui assume accezioni non altrimenti att. nel poema.
1 Materia organica di odore sgradevole (in contesto fig.).
[1] Par. 27.26: Quelli ch'usurpa in terra il luogo mio, / il luogo mio, il luogo mio che vaca / ne la presenza del Figliuol di Dio, / fatt' ha del cimitero mio cloaca / del sangue e de la puzza; onde 'l perverso / che cadde di qua su, là giù si placa». 
[ 1.1 +var. Materia maleodorante espulsa dal corpo umano; escremento. ]
[1] Inf. 28.27: Tra le gambe pendevan le minugia; / la corata pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia. ||  puça Mad.
[ 2 +var. [Rif. ai luoghi infernali:] esalazione sgradevole all'olfatto. ]
[1] Inf. 29.50: Qual dolor fora, se de li spedali / di Valdichiana tra 'l luglio e 'l settembre / e di Maremma e di Sardigna i mali / fossero in una fossa tutti 'nsembre, / tal era quivi, e tal puzzo n'usciva / qual suol venir de le marcite membre. ||  puçça Urb, puzza Sanguineti.


Autore: Francesca De Cianni 21.07.2022 (ultima revisione: 02.11.2022).