pruno s.m.
Frequenza:
Commedia |
4 (2 Inf., 2 Par.). |
Altre opere | 2 (1 Conv., 1 Rime).
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Lista forme e index locorum:
Commedia |
prun Inf. 13.108, Par. 13.134; pruno Inf. 13.32 (:), Par. 24.111 (:). |
Altre opere |
prun Rime 106.6; pruni Conv. 4.7.7.
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Nota:Dal lat.
prunus 'susino' (DELI 2 s.v.
pruno), forse di origine preindoeuropea. Nelle due occ. infernali e in
Par. 21.111 il sost. è att. nel senso generico di 'arbusto' (GDLI s.v.
pruno 4). In partic., in
Inf. 13.32 e 13.108, il sost. ricorre nella descrizione della
mesta selva (vd.) dei suicidi e contribuisce a rendere il paesaggio ancor più tetro e inquietante (si veda, per es., la chiosa di Benvenuto da Imola,
ad l.: «idest abrupi parvum ramusculum unius magnae arboris spinosae asperae ad modum pruni»). Stesso signif. è nell'occ. di
Par. 24.111, dove Dante si rivolge a san Pietro attribuendogli il ruolo di seminatore di una
buona pianta fruttifera (una
vite (vd.), simboleggiante la Chiesa delle origini), che ora è divenuta un vile
pruno (calzante il rif. a
Is. 5.2-4 addotto da Fosca,
ad l.: «expectavi ut faceret uvas, fecit autem spinas»). In
Par. 13.134, entro una serie di
exempla riguardanti la necessità di ricercare il vero con metodi adeguati e senza farsi guidare dalle apparenze, il
pruno è in realtà un cespuglio di rose, che durante l'inverno appare
rigido, con i rami secchi e spinosi,
feroce nell'aspetto e sterile (quale «prunus in hyeme [...] tota spinosa, arida, nodosa», Benvenuto da Imola,
ad l.), e solo
poscia, con lo sbocciare dei fiori, rivela la sua vera natura.
1 [Bot.] Pianta arbustiva spinosa.
[1] Inf. 13.32: Allor porsi la mano un poco avante / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e 'l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?». /
[2] Inf. 13.108: Qui le strascineremo, e per la mesta / selva saranno i nostri corpi appesi, / ciascuno al prun de l'ombra sua molesta».
[3] Par. 24.111: «Sdiss' io, «sanza miracoli, quest' uno / è tal, che li altri non sono il centesmo: / ché tu intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la buona pianta / che fu già vite e ora è fatta pruno».
– [Con. rif. all'aspetto invernale di un rosaio].
[4] Par. 13.134: ch'i' ho veduto tutto 'l verno prima / lo prun mostrarsi rigido e feroce, / poscia portar la rosa in su la cima...
Autore: Elena Felicani 26.04.2021 (ultima revisione: 06.05.2022).