Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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oltracotanza s.f.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia oltracotanza Inf. 9.93.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Gallicismo (fr. outrecuidance, pr. oltracuidanza, dal lat. cogitare; Cella, I Gallicismi, p. 497). Oltracotanza è forma piena di tracotanza (vd.) e indica la presunzione dei diavoli che impediscono il passaggio a Dante e Virgilio e verso i quali il messaggero celeste («un ch'al passo passava Stige con le piante asciutte», vv. 80-81) mostra il proprio disdegno (vd.). Att. prima di Dante solo in Inghilfredi, oltracotanza è forma piuttosto rara: nel Trecento ricorre esclusivamente in Dante e nei commentatori, che glossano «oltragiosa voluntate» (Maramauro, Exp. Inf., ad l.) e «superbia, o vero stoltizia» (Francesco da Buti, ad l.). Vd. anche l'agg. oltracotato.
1 Atteggiamento superbo e presuntuoso.
[1] Inf. 9.93: «O cacciati del ciel, gente dispetta», / cominciò elli in su l'orribil soglia, / «ond' esta oltracotanza in voi s'alletta? / Perché recalcitrate a quella voglia / a cui non puote il fin mai esser mozzo, / e che più volte v'ha cresciuta doglia?


Autore: Chiara Murru 26.04.2021 (ultima revisione: 29.10.2021).