Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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dolzore s.m.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Par.).
Altre opere1 (1 Vn.).
Lista forme e index locorum:
Commedia dolzore Par. 30.42 (:).
Altre opere dolzore Vn 13.8-9.5 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Provenzalismo da doussor ‘dolcezza’ (Cella, I gallicismi, p. 128 e DOM s.v. dousor). Il sost., molto attestato nella lirica duecentesca, dove è preferito al tipo indigeno dolciore (cfr. TLIO s.v. dolzore), sostenuto dall’uso dantesco (cfr. anche Vn 13.8-9.5), di Petrarca e di Boccaccio, conferma la sua specializzazione poetica (Serianni, Introduzione, p. 75-76), continuando anche nei secoli successivi (cfr. GDLI s.v. dolzore). Nella Commedia, il lessema compare una sola volta, nella terzina che descrive l’Empireo, dove è utilizzato per indicare il diletto della vita terrena, superato nel confronto con la dolcezza (vd.) della beatitudine eterna. Il paragone diretto di dolzore e letizia, pone i due termini a cavallo fra i rispettivi campi semantici del ‘piacere’ e della ‘letizia’ (per una mappa del lessico delle emozioni nel Medioevo, cfr. Squillacioti, Affetti, pp. 29-36 e Antonelli et alii, Il lessico, pp. 28 e segg.), fenomeno non estraneo alla lirica amorosa precedente siciliana (cfr. Spampinato Beretta, Il Lessico, p. 339) e provenzale (Cropp, Le vocabulaire, 317-353).
1 Sensazione di profondo diletto del corpo e dello spirito.
[1] Par. 30.42: luce intellettüal, piena d'amore; / amor di vero ben, pien di letizia; / letizia che trascende ogne dolzore.


Autore: Francesca De Blasi 02.07.2018 (ultima revisione: 02.07.2018).