Il vocabolo
dolcezza, in Dante, oltre a indicare la qualità di ciò che soave e procura diletto (
1; cfr. anche
Conv. 2.12.7, 2.15.1, 2.15.3, 3.3.15, 3.7.12, 1.7.14, 1.7.15 [2], 4.21.14, 4.22.11, 4.22.17, 4.27.3, 2.7.7;
Rime 5.54), può denotare una delicata sensazione di gradevolezza che si imprime attraverso i sensi e si diffonde nel corpo e nello spirito (
1.1; cfr. anche
Vn 11.3, 3.2, 21.2-4.9, 26.3, 26.5-7.10, 26.10-13.14, 27.3-5.8;
Conv. 1.1.10, 4.20.9;
Rime 6.77) e, estensivamente, la piena letizia della vita eterna (
1.2; cfr. anche
Conv. 4.22.2). Può indicare anche un sentimento endogeno, rivolto all’elemento esterno che lo ispira (
2). Propr. legato alla sfera sensoriale del gusto, il lessema è spesso rif. alla vista e in partic. all’udito (vd.
dolce e
dolcemente). In tutta l’opera dantesca, in linea con la rappresentazione che l’autore dà della propria evoluzione speculativa è possibile individuare una progressiva estensione semantica per tutta la famiglia lessicale: la
dolcezza, prima rif. all’amore per Beatrice che provoca «intollerabile beatitudine» (
Vn 11.3; e cfr. De Robertis,
Rime, p. 381), poi al «secondo amore» (
Conv. 3.1.1) di Dante, quello per la filosofia, che, nobilitando, porta alla «umana felicitade» (
Conv. 4.21.14) identificata con la dolcezza terrena (
Conv. 4.20.9), e infine nel Paradiso rif. all’«amore di vero ben» (
Par. 30.42) cui si deve la letizia della condizione beata (cfr. Chiavacci,
Dolcezza, p. 191), la cui somma dolcezza «trapassa» (
Par. 30.42) anche le gioie più alte della vita umana (per indicare queste ultime Dante, al trentesimo di
Par., sceglie il provenzalismo concorrente
dolzore [vd.]). Per l’estensione, così individuata, dal campo semantico del ‘piacere’ verso quello della ‘letizia’ vd.
dolce. Si registrano cinque att. di
dulcedo nelle opere lat. dantesche (
Mon. 1.16.4,
Dve 1.17.6 e 2.13.4,
Ep. 5.13 e 7.2), solo in un caso (
Ep. 5.13) con connotazione neg., in relazione con il verbo
seducere e rif. alla mollezza prodotta dalla cupidigia.
Autore: Francesca De Blasi.
Data redazione: 02.07.2018.
Data ultima revisione: 02.07.2018.