dolcemente avv.
Frequenza:
Altre opere | 6 (1 Vn., 3 Conv., 2 Rime). 2 (2 Fiore). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
dolcemente Purg. 2.113 (:), 8.16, 14.6, 31.98. |
Altre opere |
dolcemente Vn 38.8-10.3 (:), Conv. 1.7.4, 3.8.5, 3.15.14, Rime 2.18 (:), 3.5. dolzemente Fiore 192.14, 215.14. |
Nota:A
Purg. 8.16 e 31.98 l’avv. attiene alla sfera sensoriale dell’udito (vd.
dolcezza) e si rif. al contempo alla modalità di esecuzione di un canto a voci armonizzate (nel caso del Purgatorio, monodico) e alla risonanza emotiva prodotta nell’ascoltatore (vd.
dolce; per gli effetti della musica sui personaggi del Purgatorio, cfr. Cappuccio,
Gli effetti). A
Purg. 2.113, l’avv. insiste sulla qualità dell’«amoroso canto» (
Purg. 2.107) di Casella – da leggere necessariamente (come ha suggerito Marti,
Dolcezza, p. 88-90) in relazione alla ferma e dura reazione di Catone –, sia che si riferisca alla poesia (nella sua forma linguistica e metrica e nel suo contenuto), sia che si riferisca anche al suo eventuale accompagnamento musicale (sulla questione del
divorzio fra poesia e musica cfr., fra i più recenti, Noto,
Parole e musica e Stoppelli,
Canto II). L’att. di
Fiore 92.14, in cui l’avv. si affianca a
scuffare (vd.) ‘fottere’ (Formisano
ad l.), ha valore antifrastico.
1 [In sinestesia, con rif. alla sfera sensoriale dell'udito:] in modo tale da produrre una sensazione delicata, risultando dilettevole.
[1] Purg. 2.113: 'Amor che ne la mente mi ragiona' / cominciò elli allor sì dolcemente, / che la dolcezza ancor dentro mi suona.
[2] Purg. 8.16: 'Te lucis ante' sì devotamente / le uscìo di bocca e con sì dolci note, / che fece me a me uscir di mente; / e l'altre poi dolcemente e devote / seguitar lei per tutto l'inno intero, / avendo li occhi a le superne rote.
[3] Purg. 31.98: Quando fui presso a la beata riva, / 'Asperges me' sì dolcemente udissi, / che nol so rimembrar, non ch'io lo scriva.
2 [Con rif. alle maniere, all'atteggiamento:] con benignità e disponibilità (
estens.).
[1] Purg. 14.6: «Non so chi sia, ma so ch'e' non è solo; / domandal tu che più li t'avvicini, / e dolcemente, sì che parli, acco'lo».
Autore: Francesca De Blasi 02.07.2018 (ultima revisione: 02.07.2018).