dama s.f.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
dame Par. 4.6 (:). |
Altre opere |
dame Rime 18.5.
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Nota:Prima att. (
Rime 18.5).
Latinismo. Dal lat.
damma o
dama (cfr. DELI 2 s.v.
daino, DEI s.v.
damma),
hapax nella
Commedia, è voce usata da Dante in
Par. 4.6 nel quadro della similitudine che descrive il turbamento e l'inazione causati da suoi dubbi (
Par. 4.1-9): come
intra due cibi distanti e moventi (v. 1) un uomo libero morirebbe di fame prima di portarsene uno alla bocca, così rimarrebbe immobile un agnello tra due lupi ugualmente bramosi (vv. 4-5; vd.
agno)
, e altrettanto farebbe un cane da caccia che
intra due dame 'tra due daini' non sa su quale dei due avventarsi (immagine ripresa dalle
Metamorfosi di Ovidio in V.164-167; cfr. Chiavacci Leonardi,
ad l.; vd. anche il rimando virgiliano al passo dantesco che propone Mattalia,
ad l.). Nei codici la forma che prevale è quella scempia
dama, necessitata dalla rima, pur con alcune eccezioni in Co Pa
damme (cfr. Petrocchi,
ad l.).
1 [Zool.] Daino, mammifero ruminante appartenente alla famiglia dei cervidi (
Dama dama)
. [1] Par. 4.6: Intra due cibi, distanti e moventi [...] sì si starebbe un agno intra due brame / di fieri lupi, igualmente temendo; / sì si starebbe un cane intra due dame...
Autore: Elena Felicani 26.04.2021 (ultima revisione: 29.10.2021).