Commedia |
groppo Inf. 11.96, 13.123 (:), 33.97 (:). |
Germanismo, dal germ.
*kruppa 'viluppo' e 'massa rotonda' (Nocentini s.v.
groppo). La prima att. è in
Patecchio, Splanamento (v. 320), dove vale 'nodo' (Contini,
PD, p. 572). In it. antico, come già in mediolatino (cfr. Du Cange s.v.
groppus: 'nodus, acervus'), il termine indica generic. un ammasso più o meno compatto di elementi; in Dante, in partic., indica un viluppo, a
Inf. 13.123, e un aggregato cristallino, a
Inf. 33.97. TB, interpretando
fare groppo di
Inf. 33.97 come fraseologico, attribuisce al sost. il signif. traslato di ‘intoppo, ostacolo’, ma la presenza di
rintoppo (vd.), in rima al v. 95, con tale signif., potrebbe escludere l’estensione semantica di
groppo nello stesso senso. Il rif. a una massa di ghiaccio è solo in Dante, ma, come prob. ripresa, si vd. l’uso di
aggroppato in
Boccaccio, Teseida (cfr. TLIO s.v.
aggroppato). Il
groppo della mente di
Inf. 11.96, la cui semantica è da accostare al
nodo (vd.) di
Inf. 10.95,
Par. 7.53 e 28.58 e di
Conv. 3.8.3, rappresenta la prima att. di
groppo in questo senso.
Autore: Francesca De Blasi.
Data redazione: 20.11.2017.
Data ultima revisione: 15.05.2018.