Vocabolario Dantesco
rintoppo s.m.
Commedia 2 (2 Inf.).
Commedia rintoppo Inf. 22.112 (:), 33.95 (:).
Di rintoppo a qno 2, trovare rintoppo 1.
Deverbale da rintoppare (vd. TLIO s.v. rintoppare 1), a sua volta prob. da intoppo 'ostacolo, impedimento' (Nocentini s.v. toppo; per la discussione sull'etimo vd. inoltre intoppare, Nota). Il termine occorre prima di Dante solo in Bono Giamboni, Orosio, nella locuz. trovare rintoppo, e come sost. in Monte Andrea (ed. Contini), dove assume il signif. di 'ostacolo, impedimento materiale' (vd. TLIO s.v.).
Locuz. e fras. Le due occ. dantesche si presentano entrambe in rima e all'interno di composizioni: a Inf. 33.95 l'espressione trovare rintoppo è usata con rif. alle lacrime dei traditori della Tolomea ai quali viene impedito di piangere in quanto, come si spiega nei versi successivi, le prime lacrime, ghiacciandosi, formano una visiera di cristallo che impedisce alle altre di sgorgare, accrescendo così la pena dei dannati (cfr. Maramauro, Exp. Inf.ad l.: «rintoppo, idest resistentia»; Benvenuto da Imola, Inf., ad l.: «dolor, che trova rintoppo, idest, obviamen oppositum»). A Inf. 22.112 la locuz. prep. di rintoppo a sottolinea l'atteggiamento di sfida del diavolo Alichino nei confronti di Ciampolo di Navarra, che stava tentando di rituffarsi nella pece e aveva chiesto di non essere inseguito dai diavoli. Alichino, in contrasto con quanto prospettato dagli altri demoni, si lancia quindi in una gara di velocità col dannato, offrendosi di volare sopra la pece bollente. L'espressione, che sottolinea le zuffe e gli inganni tra diavoli e dannati, si pone quindi in linea con il lessico della bolgia dei baratteri, tutto giocato sulla frode e sul raggiro. Alcuni esegeti antichi, tuttavia, intendono l'espressione in senso spaziale e la riferiscono alla posizione opposta di Alichino rispetto agli altri diavoli, che si trovavano sull'argine e, quindi, di fronte a lui (vd. Benvenuto da Imola, Inf, ad l.: «ex opposito aliorum, quia erant omnes in ripa»; Francesco da Buti, Inf., ad l.: «di rintoppo alli altri; cioè innanzi alli altri demoni»; Giovanni da Serravalle, ad l.: «non plus expectavit, et ante alios dixit ad eum»), mentre l'Anonimo Fiorentinoad l. omette la cong. e, legando così l'espressione al verbo che precede, per cui «non si tenne di rintoppo» indicherebbe l'impellenza della risposta («non si tenne di non rispondere»). Tralasciando quest'ultima interpretazione, basata su una errata trascrizione del verso, le letture di Benvenuto e Francesco da Buti non prendono in considerazione il senso di contrarietà insito nell'atteggiamento e nelle parole di Alichino, e per questo, pur essendo plausibile, un'interpretazione spaziale della locuz. appare meno convincente.
Autore: Sara Ferrilli.
Data redazione: 20.09.2024.
Data ultima revisione: 19.12.2024.
1 Ciò che sta davanti a qno; ostacolo o impedimento materiale. Trovare rintoppo: imbattersi in una barriera, trovare resistenza.
[1] Inf. 33.95: Lo pianto stesso lì pianger non lascia, / e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo, / si volge in entro a far crescer l'ambascia; / ché le lagrime prime fanno groppo, / e sì come visiere di cristallo, / rïempion sotto 'l ciglio tutto il coppo.
2 Di rintoppo a qno: contrariamente a qno.
[1] Inf. 22.112: Alichin non si tenne e, di rintoppo / a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, / io non ti verrò dietro di gualoppo, / ma batterò sovra la pece l'ali. / Lascisi 'l collo, e sia la ripa scudo, / a veder se tu sol più di noi vali».