Vocabolario Dantesco
chiostro s.m.
Commedia 5 (2 Purg., 3 Par.).
Altre opere1 (1 Fiore).
Commedia chiostri Par. 22.50 (:); chiostro Purg. 15.57 (:), 26.128 (:), Par. 21.118, 25.127 (:).
Altre opere chiostri Fiore 88.6.
Al pari degli allotropi claustro (vd.) e chiostra (vd.), deriva dal lat. claustrum ‘recinto, luogo chiuso’, che nel Medioevo, in ambito religioso, passò ad indicare il cortile interno di un monastero o di un convento e, per sineddoche, l’edificio stesso (cfr. Du Cange s.v. claustrum). Utilizzato nel Fiore nel senso di ‘monastero’, chiostro anche nella Commedia sembra generalmente riferirsi all’edificio in cui abita una comunità religiosa, per quanto le occ. dantesche possano comunque talvolta evocare anche il signif. più specifico di ‘cortile del monastero’, ben documentato nei testi volgari dell’epoca (cfr. TLIO s.v. chiostro). Tra i passi danteschi in cui ricorre il lemma, il chiostro di Purg. 26.128 richiama alla mente un luogo della Summa Virtutum et Vitiorum di Guglielmo Peraldo (cfr. Mancini, Un’«auctoritas», p. 147): «Primum claustrum fuit in coelo, in quo ipse Deus abbas fuit» (De luxuria, II, II, 9). Inoltre, in base alla doc., Dante risulterebbe il primo ad attribuire al lemma privo di agg. il signif. figurato di ‘Paradiso’ (vd.), l’hortus per antonomasia, forse, anche in questo caso, suggerito non solo dal valore di ‘monastero, convento’ ma anche da quello di ‘cortile (di un convento o di una casa), giardino recintato’ (cfr. ancora TLIO s.v. chiostro). Con lo stesso signif., chiostro ricorre anche insieme all'agg. beato (vd.), similmente a ciò che accade in «beato concilio» (Purg. 21.16; vd. concilio) e «beato regno» (Par. 1.23; vd. regno).
Autore: Cristiano Lorenzi Biondi.
Data redazione: 19.10.2018.
Data ultima revisione: 04.05.2018.
1 Dimora di una comunità religiosa (anche in contesto fig.).
[1] Purg. 26.128: Or se tu hai sì ampio privilegio, / che licito ti sia l'andare al chiostro / nel quale è Cristo abate del collegio, / falli per me un dir d'un paternostro, / quanto bisogna a noi di questo mondo, / dove poter peccar non è più nostro.
[2] Par. 21.118: Render solea quel chiostro a questi cieli / fertilemente; e ora è fatto vano, / sì che tosto convien che si riveli.
[3] Par. 22.50: Qui è Maccario, qui è Romoaldo, / qui son li frati miei che dentro ai chiostri / fermar li piedi e tennero il cor saldo.
1.1 Paradiso, Empireo, anche nell’espressione beato chiostro (fig.).
[1] Purg. 15.57: Ma se l'amor de la spera supprema / torcesse in suso il disiderio vostro, / non vi sarebbe al petto quella tema; / ché, per quanti si dice più lì 'nostro', / tanto possiede più di ben ciascuno, / e più di caritate arde in quel chiostro.
[2] Par. 25.127: Con le due stole nel beato chiostro / son le due luci sole che saliro; / e questo apporterai nel mondo vostro.