Vocabolario Dantesco
camera s.f.
Commedia 1 (1 Par.).
Altre opere14 (10 Vn., 3 Conv., 1 Rime).
3 (3 Fiore).
Commedia camera Par. 15.108.
Altre opere camera Vn 2.4, 2.5, 3.2, 3.3, 12.2, 12.3, 12.9, 14.9, 23.10, 23.12, Conv. 1.2.5, 4.5.5, 4.30.5, Rime 13.106.
camera Fiore 141.1, 181.13, 185.3.
Il vocabolo, molto diffuso in it. antico (cfr. TLIO s.v. camera), ha nell'unica occ. della Commedia un signif. estens. e contestuale, che allude alle abitudini lascive di Sardanapalo. Il senso proprio è att. nel Fiore, in cui camera assume anche la sfumatura neg. di 'luogo di reclusione' (181.13). Le occ. in Conv. sono tutte fig., come si evince dalle specificazioni che seguono («camera de' suoi pensieri» Conv. 1.2.5; «camera del figliuolo di Dio» Conv. 4.5.5; ecc.). Per il signif. poetico delle att. in Vn cfr. ED s.v.
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 01.02.2019.
Data ultima revisione: 30.06.2020.
1 Spazio deputato alla lussuria (estens.). ||  Propr. stanza interna e privata, in part. stanza da letto, talamo.
[1] Par. 15.108: non v'era giunto ancor Sardanapalo / a mostrar ciò che 'n camera si puote.