Commedia |
4 (3 Inf., 1 Purg.). |
Altre opere | 3 (2 Conv., 1 Rime).
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Commedia |
tiranni Inf. 12.104 (:), 27.38 (:), Purg. 6.125; tiranno Inf. 28.81. |
Altre opere |
tiranni Conv. 4.6.20, 4.27.14; tiranno Rime 25.7.
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Deriva dal gr. tyrannos 'padrone assoluto' attraverso il lat. tyrannus (DELI2 s.v. tiranno). Il sost. ricorre nella Commedia quattro volte, tre nell'Inf. e una nel Purg., sempre con signif. fortemente neg., tanto che è da escludere che il «presunto uso "tecnico" e "non negativo" dei termini tiranno e tirannia [[...]] rientri nell'universo semantico di Dante» (Tavoni, Guido da Montefeltro, p. 282). I tiranni sono infatti una delle tipologie di violenti contro il prossimo, puniti nel primo girone del settimo cerchio nel sangue bollente del Flegetonte (cfr. Inf. 12.104); identificano inoltre il «sistema di signorie padane fondate sull'esercizio della forza» (cfr. Inf. 27.38) e coincidono in Purg. 6.125 con quella «figura politica carica di tutte le pessime connotazioni che le assegna l'aristotelismo, e tipica del disordine che affligge l'Italia» (Tavoni, Guido da Montefeltro, p. 283; su questo punto vd. la nota a tirannia). A Inf. 28.81, tiranno fello è Malatestino da Rimini, già ricordato per la sua crudeltà nella rassegna dei tiranni di Inf. 27 (mastin... nuovo in Inf. 27.46), il quale fece assassinare a tradimento Guido del Cassero e Angiolello da Carignano (su cui vd. Vasina e Saffiotti Bernardi in ED).
Autore: Fiammetta Papi.
Data redazione: 21.12.2018.
Data ultima revisione: 03.02.2023.