Vocabolario Dantesco
rorare v.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia roratelo Par. 24.8.
Voce corrispondente nelle opere latine di Dante: VDL.
Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Prima att. Il latinismo, nel contesto fig. insiste sull'effetto di sollievo che la rugiada notturna ha sulla terra, nella consueta metafora dell'acqua in cui si figura la divinità che asperge sapienza e grazia (cfr. pioggia 1.2).
Autore: Francesca De Blasi.
Data redazione: 27.09.2018.
Data ultima revisione: 04.05.2020.
1 Bagnare di rugiada (con partic. rif. all'effetto ristoratore, in contesto fig.).
[1] Par. 24.8: «O sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto Agnello, il qual vi ciba / sì, che la vostra voglia è sempre piena, / se per grazia di Dio questi preliba / di quel che cade de la vostra mensa, / prima che morte tempo li prescriba, / ponete mente a l'affezione immensa / e roratelo alquanto: voi bevete / sempre del fonte onde vien quel ch'ei pensa».