Vocabolario Dantesco
apprensiva s.f.
Commedia 1 (1 Purg.).
Commedia apprensiva Purg. 18.22.
Purg. 18.22: inprensiva Co.
Prima att. Dal lat. mediev. apprehensiva, agg. sost. di apprehensivus (LEI s.v. apprehendere, 3.1, 327.8), nella trattatistica scolastica gen. rif. a virtus o potentia (per l'uso tomistico, per es., cfr. Tommaso, Lexicon, s.v. apprehensivus). Nel poema, il termine occorre nella complessa dissertazione dottrinale di Virgilio sull'amore, ricca di puntuali tecnicismi filosofici (come dimostrare, attointenzione). Coerentemente con le fonti di rif., il sost. indica la virtù cognitiva in gen., quindi intellettiva e sensibile insieme (cfr. Nardi, La conoscenza; Id., La filosofia di Dante, p. 1199), come ben intendono anche i commentatori (es. Francesco da Buti, ad l.: «La potenzia apprensiva de lo intelletto è atta a servire a la ragione et ai sentimenti, secondo lo Filosofo che dice: Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu»). Cfr. anche quanto detto s.v. apprendere.
Varianti.  La var. imprensiva, con uno scambio di pref. a- > in- generato forse per attrazione della successiva forma intenzione (v. 23), resta lez. singolare e isolata del cod. Co. La forma non risulta altrimenti doc. nell'it. antico (cfr. Corpus OVI), benché un suo uso – da considerarsi però del tutto originale e autonomo – si registri fra i taccuini di Leonardo da Vinci: per la facoltà imprensiva vinciana, cfr. Quaglino, Nomenclatura dell'ottica, e Piro, Nomenclatura dell'anatomia, entrambi s.v. imprensiva; Feherebach, "...più visino a la imprensiva", pp. 18-21.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 03.04.2020.
Data ultima revisione: 04.05.2020.
1 [Filos.] Facoltà conoscitiva (intellettiva e sensibile).
[1] Purg. 18.22: Vostra apprensiva da esser verace / tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, / sì che l'animo ad essa volger face... ||  Var.: inprensiva Co.