Vocabolario Dantesco
pecorella s.f.
Commedia 3 (1 Inf., 1 Purg., 1 Par.).
Commedia pecorelle Inf. 24.15, Purg. 3.79, Par. 29.106.
Dimin. di pecora (vd.) con suff. -ella con valore affettivo. Il vocabolo occorre sempre al plur.; a Par. 29.106 individua, come membri di un gregge, i fedeli dotati di scarsa autonomia di giudizio (Chiavacci).
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 01.02.2019.
Data ultima revisione: 04.05.2020.
1 Lo stesso che pecora (con connotazione affettiva).
[1] Inf. 24.15: poi riede, e la speranza ringavagna, / veggendo 'l mondo aver cangiata faccia / in poco d'ora, e prende suo vincastro / e fuor le pecorelle a pascer caccia.
[2] Purg. 3.79: Come le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre, e l'altre stanno / timidette atterrando l'occhio e 'l muso...
[In contesto fig.].
[3] Par. 29.106: sì che le pecorelle, che non sanno, / tornan del pasco pasciute di vento, / e non le scusa non veder lo danno.