Vocabolario Dantesco
notricare v.
Commedia 1 (1 Purg.).
Altre opere1 (1 Vn.).
2 (2 Fiore).
Commedia notrica Purg. 16.78 (:).
Altre opere notrica Vn 8.8-11.12.
notrica Fiore 62.3; notrico Fiore 3.13.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Latinismo. Dal lat. classico nutricare 'allevare' (cfr. Inglese, ad l.), il verbo è att. già alla fine nel XIII sec. (DELI 2 s.v. nutrire). Nell'unica occ. di Purg. 16.78 il verbo ha valore pron. e si riferisce in senso fig. al libero voler (v. 76) che se «fortificato e nutrito dalla "buona consuetudine", vince facilmente ogni inclinazione o tendenza cattiva» (Chiavacci Leonardi, ad l.). Il verbo ricorre abbastanza frequentemente nei lirici siciliani e stilnovistici (cfr. ED, s.v. notricare), ma «in Toscana la duplice legittimazione, siciliana e galloromanza, ne ha indotto una breve vitalità, limitata ai poeti fiorentini più gallicizzati» (Cella, I gallicismi, p. 226). Con lo stesso signif. ricorre anche nelle occ. di Vita Nuova Fiore.
 
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 01.11.2021.
1 Pron. Mantenere con impegno, sostenere (fig.). ||  Propr. Cibare, nutrire.
[1] Purg. 16.78: lume v'è dato a bene e a malizia, / e libero voler; che, se fatica / ne le prime battaglie col ciel dura, / poi vince tutto, se ben si notrica.