Vocabolario Dantesco
impaniato s.m.
Commedia 1 (1 Inf.).
Commedia 'mpaniati Inf. 22.149 (:).
Part. pass. di impaniare, att. nel Trecento con valore di agg. (vd. TLIO s.v. impaniato), impaniato ricorre nella Commedia esclusivamente come sost. A Inf. 23.149 indica i due diavoli invischiati (al v. 144 è utilizzato proprio l'agg. inviscate, con rif. alle loro ali; vd. invischiare) nella pece. Già a Inf. 21.124 la pece è infatti paragonata alla pania (vd.), la sostanza appiccicosa e vischiosa estratta dalle bacche e dalle foglie del vischio, gen. usata per catturare uccelli di piccole dimensioni. Per la var. l'inpanati (di Ash Eg Parm, ma poi agg. -i-) e l'impanati (di Fi e La), Petrocchi (ad l.), spiega: «impanati da pana, plur. pane, cfr. Inf. 21.124; in tal luogo pane è in rima, ma ciò non toglierebbe validità ai composti di forme in -na anche fuor di rima (Parodi, Lingua, p. 226), se gli antichi codici toscani non consigliassero il derivato da pania».
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 22.07.2021.
1 Chi sta immerso nella pece (rif. a un dannato) (estens.). ||  Propr. Chi è invescato nella pania.
[1] Inf. 22.149: Barbariccia, con li altri suoi dolente, / quattro ne fé volar da l'altra costa / con tutt' i raffi, e assai prestamente / di qua, di là discesero a la posta; / porser li uncini verso li 'mpaniati, / ch'eran già cotti dentro da la crosta.