Vocabolario Dantesco
allegrare v.
Commedia 2 (2 Inf.).
Altre opere1 (1 Fiore).
Commedia allegra Inf. 7.122 (:); allegrammo Inf. 26.136.
Altre opere allegrai Fiore 200.13 (:).
Da allegro (vd.). A Inf. 7.122 il verbo è in netto contrasto con altri elementi lessicali del passo («tristi» del v. 121, «attristiam» del v. 124 e «accidïoso» del v. 123) afferenti al campo semantico delle emozioni, a sottolineare il contrappasso fra la colpa e la pena degli accidiosi. L'att. del Fiore (200.13) si colloca fra i «gallicismi estranei al Roman de la Rose» (Viel, L’impronta, p. 186; cfr. anche Id., I gallicismi, p. 113-114). In Dante il verbo è sempre pronominale.
Autore: Francesca De Blasi.
Data redazione: 18.01.2018.
Data ultima revisione: 28.05.2018.
1 Pron. Iniziare a provare un manifesto sentimento di gioia
[1] Inf. 26.136: Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; / ché de la nova terra un turbo nacque / e percosse del legno il primo canto.
1.1 Pron. [Con rif. al tempo meteorologico:] diventare mite, riuscendo gradevole (fig.).
[1] Inf. 7.122: Fitti nel limo dicon: "Tristi fummo / ne l'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro accidïoso fummo: / or ci attristiam ne la belletta negra".