Commedia |
farfalla Purg. 10.125 (:). |
Di origine incerta, forse voce onom. che imita il battere d'ali dell'insetto (DELI 2 s.v.
farfalla; cfr. ivi anche per un riepilogo delle principali ipotesi etimologiche proposte). Lo zoonimo è att. dalla metà del sec. XIII (cfr. TLIO s.v.
farfalla e
Corpus OVI) e conta occ. limitate alla sola area tosc. Nella
Commedia il sost. è impiegato una sola volta, nell'esortazione del poeta contro i «superbi cristian» (v. 121); l'immagine degli uomini-vermi e dell'anima-farfalla è d'ispirazione scritturale e patristica (es.: «omnes homines de carne nascentes, quid sunt nisi vermes? et de vermibus [[
scil. Deus]] angelos facit»
Agostino,
In Iohannis Evangelium tractatus, I, 13).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 25.11.2020.
Data ultima revisione: 11.01.2021.