cerebro s.m.
Frequenza:
Commedia |
2 (1 Inf., 1 Purg.). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
cerebro Inf. 28.140, Purg. 25.69. |
Altre opere |
cerebro Conv. 3.9.8, 4.15.17.
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Nota:Latinismo da
cerebrum (LEI s.v., 13, 1094.19). Come accade per l'alternativa popolare
cervello (vd.),
cerebro conta numerose att. volg. sin dalla seconda metà del Duecento, prevalentemente ma non esclusivamente in testi d'ambito filosofico (vd. TLIO s.v.
cerebro). Dante impiega entrambe le forme; tuttavia, se nella
Commedia esse si distribuiscono in modo equilibrato, nel
Conv. è ammesso unicamente il latinismo. Quest'ultimo, inoltre, occorre sempre in senso proprio. Nel
Conv., implica naturalmente il rif. al
cerebro l'illustrazione di quei processi, sensoriali o intellettivi, che traggono origine nell'organo anatomico o che lo coinvolgono strettamente (assieme alla pupilla, per es., nel caso del processo visivo: cfr. ivi, 3.9.8). In linea con i temi del trattato filosofico, a
Purg. 25.69 il termine occorre nella dissertazione di Stazio sull'origine dell'anima, cui è evidentemente indispensabile il pieno e perfetto
articulare (vd.) del
cerebro. Resta senz'altro isolata, per contesto ma non per valore semantico, l'occ. di
Inf. 28.140, in cui il cultismo – consono alla nobiltà e alla levatura culturale di chi lo pronuncia – precisa con esattezza anatomica il punto di rottura del corpo dannato di Bertran de Born, ossia tra il cervello e il «suo principio» (v. 141), il midollo spinale.
[1] Inf. 28.140: Perch' io parti' così giunte persone, / partito porto il mio cerebro, lasso!, / dal suo principio ch'è in questo troncone.
[2] Purg. 25.69: Apri a la verità che viene il petto; / e sappi che, sì tosto come al feto / l'articular del cerebro è perfetto, / lo motor primo a lui si volge lieto...
Autore: Barbara Fanini 22.04.2020 (ultima revisione: 30.06.2020).