Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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calle s.m.
Frequenza:
Commedia 10 (7 Inf., 2 Purg., 1 Par.).
Altre opere4 (4 Conv.).
Lista forme e index locorum:
Commedia calle Inf. 1.18 (:), 10.1 (:), 15.54 (:), 18.100 (:), 20.39 (:), 25.141 (:), 29.69 (:), Purg. 8.40 (:), 14.45 (:), Par. 17.59 (:).
Altre opere calle Conv. 4.1.9, 4.7.1, 4.22.6; calli Conv. 4.22.6.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Deriva dal lat. callis (s.m e s.f; LEI s.v., 9, 1440.20), utilizzato in De. Vulg. 1.11.1 e 2.10.5 (vd. Fenzi, De vulgari, ad l. per alcuni precedenti biblici e mediolatini). La prima att. di calle è in Brunetto Latini, Tesoretto (vd. TLIO s.v. calle), sebbene al femm. Dante usa il termine anche nel Conv. Relativamente a Inf. 10.1, i commentatori moderni registrano la consonanza con i «secreti [...] calles» di Aen., VI, 441 (cfr. Chiamenti, Dante Alighieri traduttore, p. 109). Nel poema, calle ricorre sempre in rima con valle e spalle, tranne che in Purg. 14.45 (dove i rimanti sono valle e galle); dal Corpus OVI si rileva una situazione simile anche per gran parte della tradizione poetica successiva (Petrarca incluso). Dante sembra differenziare l’uso di calle da quello di calla (vd.) e non utilizza mai il termine al femminile.
1 Via o sentiero (per lo più stretto e difficile da percorrere).
[1] Inf. 10.1: Ora sen va per un secreto calle, / tra 'l muro de la terra e li martìri, / lo mio maestro, e io dopo le spalle.
[2] Inf. 18.100: Già eravam là 've lo stretto calle / con l'argine secondo s'incrocicchia, / e fa di quello ad un altr' arco spalle.
[3] Purg. 8.40: Ond' io, che non sapeva per qual calle [[il serpente sarebbe giunto]], / mi volsi intorno, e stretto m'accostai, / tutto gelato, a le fidate spalle.
[Anche con rif. al fondo di una bolgia].
[4] Inf. 25.141: Poscia li volse le novelle spalle, / e disse a l'altro: «I' vo' che Buoso corra, / com' ho fatt' io, carpon per questo calle».
[5] Inf. 29.69: Qual sovra 'l ventre e qual sovra le spalle / l'un de l'altro giacea, e qual carpone / si trasmutava per lo tristo calle.
1.1 Insieme dei luoghi attraversati, percorso (estens., anche in contesto fig.).
[1] Inf. 1.18: Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, / là dove terminava quella valle / che m'avea di paura il cor compunto, / guardai in alto e vidi le sue spalle / vestite già de' raggi del pianeta / che mena dritto altrui per ogne calle.
[2] Inf. 15.54: Pur ier mattina le volsi le spalle: / questi m'apparve, tornand' ïo in quella, / e reducemi a ca per questo calle.
[3] Inf. 20.39: Mira c'ha fatto petto de le spalle; / perché volse veder troppo davante, / di retro guarda e fa retroso calle.
[4] Par. 17.59: Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui scale.
[Anche con rif. al corso di un fiume].
[5] Purg. 14.45: Tra brutti porci, più degni di galle / che d'altro cibo fatto in uman uso, / [[l'Arno]] dirizza prima il suo povero calle.


Autore: Cristiano Lorenzi Biondi 03.10.2017 (ultima revisione: 27.04.2018).