Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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baldezza s.f.
Frequenza:
Commedia 2 (2 Par.).
Altre opere2 (1 Conv., 1 Rime).
Lista forme e index locorum:
Commedia baldezza Par. 16.17 (:), 32.109.
Altre opere baldezza Conv. 4.5.5, Rime 52.8.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Dal prov. baudeza (LEI, Germanismi s.v. bald, 1.115, 40 e 6-15), ma con il suffisso indigeno (Cella, I gallicismi, p. 152 e 338). In it. antico baldezza e il suo concorrente baldanza (vd.) denotano un senso di sicurezza allegra, nel primo caso, più spesso esuberante, nel secondo (cfr. TLIO s.vv. baldanzabaldezza). Su questa base Dante specializza ulteriormente l'uso dei due vocaboli: se la baldanza (vd.) continua a far riferimento a un senso di sicurezza nei propri mezzi e possibilità, la baldezza fa riferimento alla fermezza di un animo franco e probo. Se quella si riflette in un atteggiamento gaio e disinvolto, questa si traduce in un contegno lieto e fiero (per la differenziazione semantica dei due lessemi nella Commedia, cfr. anche ED s.v. baldezza e baldanza). Nell'uso dantesco, baldanza (vd.) è ancora sotto il peso della tradizione lirica precedente, restando vocabolo legato alla dimensione fisica (cfr. Vallone, «Baldanza», p. 326), laddove baldezza assume un carattere intimo e morale, e si presta a rispondere perfettamente all'esortazione di Cacciaguida di Par. 15.67 (per cui vd. baldo). Fa eccezione l'att. di Rime 52.8 dove il lessema vale 'ardire e confidenza nelle proprie forze' (De Robertis, Rime, ed. comm., p. 344), ma  si noti che è poi sostituito da baldanza nella redazione definitiva del sonetto attestata nella tradizione estravagante (De Robertis, Rime, 3, p. 367-368). A Par. 32.109 baldezza, insieme a un altro tecnicismo della tradizione cortese (leggiadria [vd.]), è utilizzato per indicare la nobile grazia dell'arcangelo Gabriele. Il lessema compare anche a Conv. 4.5.5 dove, in probabile endiadi con onore, è riferito a Maria e vale 'lieta fiducia' (cfr. ED s.v. baldezza) o, riecheggiando Idt 15,10, 'letizia'.
1 Fermezza d'animo che si manifesta in un atteggiamento gioioso e fiero.
[1] Par. 16.17: Io cominciai: «Voi siete il padre mio; / voi mi date a parlar tutta baldezza; / voi mi levate sì, ch'i' son più ch'io.
2 Contegno nobile e lieto che manifesta la pienezza della grazia divina (estens.).
[1] Par. 32.109: Ed elli a me: «Baldezza e leggiadria / quant' esser puote in angelo e in alma, / tutta è in lui; e sì volem che sia, / perch' elli è quelli che portò la palma / giuso a Maria, quando 'l Figliuol di Dio / carcar si volse de la nostra salma.


Autore: Francesca De Blasi 13.07.2018 (ultima revisione: 13.07.2018).