Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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arto agg.
Frequenza:
Commedia 4 (1 Inf., 1 Purg., 2 Par.).
Lista forme e index locorum:
Commedia arte Purg. 27.132 (:); arti Par. 28.64 (:); arto Inf. 19.42 (:), Par. 28.33 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Prima att. Latinismo da artus (LEI s.v., 3, 1, 1507); sempre in rima. L’att. in Cavalca, Ep. Eustochia, 1308: «Sai, che egli disse: Arcta, cioè stretta si è la via, che mena l'anima a vita» è da considerarsi prob. ripresa dal testo lat.; il traducente privilegiato nei volgarizzamenti, come si ricava dal Corpus CLaVo, è l'agg. stretto. Dante utilizza anche il sost. derivato artezza (vd.). In Inf. 19.42 l'agg. è in endiadi con foracchiato (vd.), che motiva la strettezza dell'argine.
1 Di larghezza limitata, stretto.
[1] Inf. 19.42: Allor venimmo in su l'argine quarto; / volgemmo e discendemmo a mano stanca / là giù nel fondo foracchiato e arto.
[2] Purg. 27.132: Tratto t'ho qui con ingegno e con arte; / lo tuo piacere omai prendi per duce; / fuor sè de l'erte vie, fuor sè de l'arte
[3] Par. 28.64: Li cerchi corporai sono ampi e arti / secondo il più e 'l men de la virtute / che si distende per tutte lor parti.
2 Di misura insufficiente (estens.).
[1] Par. 28.33: Sopra seguiva il settimo sì sparto / già di larghezza, che 'l messo di Iuno / intero a contenerlo sarebbe arto.


Autore: Veronica Ricotta 27.09.2018 (ultima revisione: 22.07.2019).