pargoleggiare v.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
pargoleggia Purg. 16.87 (:). |
Nota:Prima att. Formato a partire da
pargolo (vd.), il verbo, di probabile
conio dantesco, è utilizzato, fuori dal contesto fig., in rif. all'anima «semplicetta» (v. 88) appena creata, che è senza alcuna capacità di discernimento del bene e del male e incostante in desideri e proponimenti.
1 Vivere nei modi tipici dell’infanzia e della fanciullezza (con partic. rif. all’ingenuità e alla volubilità tipiche delle prime fasi della vita) (in
contesto fig.).
[1] Purg. 16.87: Esce di mano a lui che la vagheggia / prima che sia, a guisa di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa nulla, / salvo che, mossa da lieto fattore, / volontier torna a ciò che la trastulla.
Autore: Francesca De Blasi 27.09.2018 (ultima revisione: 21.12.2018).