ìmpeto s.m.
Nota:Latinismo da
impetus (DELI 2 s.v.
impeto). Il termine è att. in volg. a partire dalla seconda metà del sec. XIII, con un'occ. nella
Rettorica di Brunetto Latini (vd.
TLIO s.v.).
Impeto ricorre in Dante già nel
Convivio, due volte. In un caso è usato propr., con rif. alla violenza di un agente atmosferico, benché in un contesto metaf.: «O miseri e vili che colle vele alte correte a questo porto, e là ove dovereste riposare, per lo impeto del vento rompete...» (ivi, 4.28.8). Nell'altro caso, il termine rimanda alla sfera dei moti spirituali dell'uomo e vale 'impulso irrefrenabile e irrazionale' («E però è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto della natura, che colui che, ben naturato, si sostiene in buono reggimento o disviato si rinvia» ivi, 3.8.19), un'accezione non lontana dall'
impetus – tenuto a freno dalla ragione – rilevabile nella
Questio («sicut videmus de concupiscibili et irascibili in homine; que licet secundum proprium impetum ferantur secundum sensitivam affectionem, secundum tamen quod rationi obedibiles sunt, quandoque a proprio impetu retrahuntur...» ivi, 48). Nel poema il cultismo occorre due volte, sempre nel
Paradiso: ha valore propr. nell'immagine che accosta san Domenico in lotta con l'eresia degli Albigesi a un torrente che sgorga impetuoso da una sorgente (
vena, vd.) elevata («lo fervore di santo Domenico prima percosse gli eretici, rivocandoli a la fede co la dottrina e coi miraculi»
Francesco da Buti,
ad l.; per le possibili fonti classiche e scritturali di tale immagine, cfr. Inglese,
ad l.). A
Par. 1.134, invece, il termine occorre con richiamo al tema del libero arbitrio: l'
impeto primo, cioè l'impulso primitivo dell'uomo, naturalmente diretto verso Dio, può talora essere deviato da un «falso piacere» (v. 135). Per il parallelismo con il fulmine, cfr.
Iacomo della Lana: «Çoè: sì come 'l fogo descende dalla nuvola [e] calla
per acidens et non
naturaliter, cussì
per acidens l'omo cade della gratia de Deo per lo peccà, e schiva lo so ordene naturale» (
ad l.).
1 [Con rif. al movimento di una massa d'acqua:] spinta violenta. [In
contesto fig.:] fervore spirituale (di san Domenico).
[1] Par. 12.101: Poi, con dottrina e con volere insieme, / con l'officio appostolico si mosse / quasi torrente ch'alta vena preme; / e ne li sterpi eretici percosse / l'impeto suo, più vivamente quivi / dove le resistenze eran più grosse.
Autore: Barbara Fanini 27.05.2021 (ultima revisione: 22.07.2021).