Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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imborgare v.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Par.).
Lista forme e index locorum:
Commedia imborga Par. 8.61 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Prima att. Parasintetico con pref. in-, denominale da borgo (vd.). Prob. conio dantesco, il verbo ritorna nei Quatro Evangelii di Gradenigo, ma con il diverso signif. di ‘venire a stare in un luogo’ (per un caso analogo nel medesimo testo, vd. inurbare). L’interpretazione di s’imborga prevalente nei comm. antichi è ‘annovera, comprende quali città’ (con in- equivalente a ‘dotarsi di’, come pure per imprunareincappellare; ad es. Francesco da Buti, che glossa coniando un sinonimo: «s’incittadineschi, cioè àe per borgi, cioè per cittadi»; analogamente Pietro Alighieri, ad l.; e Benvenuto da Imola, ad l.); con valore forse più dinamico in Cristoforo Landino: «si veste delle città infrascritte». L’Ottimo (ad l.) intende diversamente (con in- equivalente a ‘assumere la natura di’, come per indonnareindracare): «sta a modo d’un borgo», dove la precisazione del senso varia lievemente a seconda che a borgo si attribuisca il signif. etimologico di ‘castello, fortezza’ o quello più comune di ‘centro abitato minore, incluso nell’area d’influenza di una città fortificata’ (vd. TLIO s.v. borgo, § 1.2; cfr. ad es. Porena, ad l.). In ogni caso le città nominate al v. 62 varrebbero - insieme ai fiumi Tronto Verde del v. 63 - quali termini confinari (cfr. Inglese, ad l.), che, come fossero mura, fanno del corno d’Ausonia un borgo, una sola grande città fortificata (ad es. Sapegno, ad l.: «quasi Dante dicesse: “s’incastella, ha i suoi baluardi estremi” ovvero ‘che proteggono, come le mura di una città fortificata, il borgo, l’abitato (quel corno d’Ausonia) che a loro si addossa’».
1 Pron. Mostrarsi, presentarsi come un borgo (in virtù dei propri termini confinari).
[1] Par. 8.61: Quella sinistra riva che si lava / di Rodano poi ch'è misto con Sorga, / per suo segnore a tempo m'aspettava, / e quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona / da ove Tronto e Verde in mare sgorga.


Autore: Paolo Rondinelli 04.02.2021 (ultima revisione: 11.06.2021).