Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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imbestiare v.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Purg.).
Lista forme e index locorum:
Commedia imbestiò Purg. 26.87.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Att. solo nella Commedia e nei commentatori. In partic., con uso fig. e non in cit. dantesca, ricorre nell'Ottimo (cfr. TLIO s.v. imbestiare e GDLI s.v. imbestiare § 2; il passo è ora leggibile nella versione del gruppo c1 dell'Ottimo [ed. Salerno], III, p. 1832). Il verbo è una formazione parasintetica da bestia (vd.), con prefisso in-, ed è prob. conio dantesco (Viel, «Quella materia ond'io son fatto scriba», p. 89). Dal punto di vista semantico, il vocabolo allude non solo al camuffamento di Pasifae in vacca di legno, scena descritta anche da Ovidio (cfr. ED s.v. Pasifae) e già rammentata da Dante in Inf. 12.13 e Purg. 26.41-42 (vd. vaccaimbestiato), ma prob. anche al suo abbrutimento morale, in connessione con il peccato punito nel canto (la lussuria), con il v. 84 («seguendo come bestie l'appetito») e con la semantica risalente al radicale bestia (vd.), rintracciabile, in antico, anche nel signif. fig. dello stesso imbestiare e in quello di imbestialire, cioè 'ridursi in una condizione di miseria e abiezione morale e intellettuale' (cfr. GDLI s.vv. imbestialire § 1 e imbestiare § 2; TLIO s.v. imbestialire). Inoltre, s'mbestiò ricorre in poliptoto con il suo part. in funzione di agg. (vd. imbestiato) e in figura etimologica con bestia (vd., v. 84), fatto che «rende con violenta efficacia la degradazione che il peccato comporta» (Martina in ED s.v. Pasifae). Per l'uso e i signif. di imbestiare fino ai tempi nostri si veda la doc. raccolta in Artale-Coluccia, La diacronia prospettica, pp. 58-59.
1 Pron. [Detto di un essere umano:] rendersi simile a una bestia nell'aspetto e nel comportamento.
[1] Purg. 26.87: Nostro peccato fu ermafrodito; / ma perché non servammo umana legge, / seguendo come bestie l'appetito, / in obbrobrio di noi, per noi si legge, / quando partinci, il nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge.


Autore: Cristiano Lorenzi Biondi 31.01.2020 (ultima revisione: 27.02.2020).