ghermire v.
Nota:Il verbo deriva dal longob. *
krimmjan, per cui cfr. l'alto ted. ant.
krimman 'premere', 'pizzicare' (Castellani,
L'elemento germanico, p. 177). Nella
Commedia, ricorre esclusivamente nell’
Inferno, dove contribuisce a ravvivare e consolidare l'immagine feroce delle figure diaboliche della quinta bolgia, «come se li raffigurava la fantasia popolare, neri, alati e con forche e uncini» (Chiavacci Leonardi,
Introduzione al canto XXI, pp. 621-622). L’occ. di
Inf. 22.138, «fu con lui sopra 'l fosso ghermito» (passivo per riflessivo, 'si ghermì con lui', vd. Inglese,
ad l.), ha il signif. estens. di ‘azzuffarsi’, att. nell'italiano antico solo nella
Commedia (vd. TLIO s.v.
ghermire): benché questa interpretazione non sia univoca tra i commentatori, è già avanzata ad es. da Vandelli, che chiosa «cioè si azzuffò con lui sopra il fosso» e da Chimenez, il quale, riprendendo il dato dalla trad. dei commentatori (ad es. Benvenuto da Imola,
ad l.), spiega «
ghermirsi con sembra fosse dell'uso per indicare l'azzuffarsi tra uccelli». Per ulteriori dettagli sulle diverse interpretazioni di questa occ. vd. inoltre ED s.v.
ghermire. In figura etimologica con ghermito, poco più avanti, al v. 142, ricorre il sost.
sghermitore (vd. rel.
Nota e bibliografia ivi indicata).
Varianti. Nella tradizione, per l'occ. di
Inf. 21.36, Ash, Cha, Ham, Laur, Mad e Vat leggono
gremito; per l'occ. di
Inf. 22.138 Cha, Ham, Laur, Mad, Rb e Vat leggono ancora
gremito: per questa var., interpretata come frutto di una metatesi ben nota già nel Trecento, cfr. Petrocchi a
Inf. 21.36 e TLIO s.v.
ghermire. A
Inf. 22.138, Ash legge invece
ingremito, che presuppone una forma metatetica rafforzata con in-
inghermire (per cui vd. anche TLIO s.v.
inghermire).
Ghermiti ricorre infine come var. di
scherniti (vd.
schernire) a
Inf. 23.14 nell'ed. di Giuliani (per cui vd. Rigutini,
Varianti, pp. 10-12).
Autore: Chiara Murru 02.10.2019 (ultima revisione: 02.11.2020).