folgorare v.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
folgorando Par. 6.70; folgorate Par. 23.83; folgorò Par. 3.128. |
Altre opere |
folgorando Rime 15.66.
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Nota:Prima att. Da
fólgore (DELI2 s.v.
folgore). I signif.
1 e
2 esprimono l'azione di 'emanare una luce abbagliante', uno con valore assol. (è Beatrice a risplendere «come la luce della folgore», Chiavacci Leonardi,
ad l.), l'altro transitivamente (i raggi ardenti illuminano dall'alto le schiere delle anime, senza che Dante riesca a scorgerne la fonte). Il verbo rientra, in queste due accezioni, nella grande tematica della luce (per cui vd.
luce e bibliografia ivi indicata), come anche
fulgore (vd.). Nel signif.
3, invece, il verbo implica un paragone con la
folgore (vd.) per il suo movimento rapido, improvviso e violento, ed è usato per descrivere il susseguirsi incessante e rapido delle imprese di Cesare a
Par. 6. L'immagine della folgore è topica per Cesare, ed è già in Luc.,
Phars. V 405 e Floro,
Epit. II 13 (cfr. Inglese,
ad l.). Al signif.
3 è da ricondursi anche l'occ. di
Rime 15.66. Si veda anche
folgoreggiare e rel. Nota.
1 Emanare una luce abbagliante.
[1] Par. 3.128: La vista mia, che tanto lei seguio / quanto possibil fu, poi che la perse, / volsesi al segno di maggior disio, / e a Beatrice tutta si converse; / ma quella folgorò nel mïo sguardo / sì che da prima il viso non sofferse; / e ciò mi fece a dimandar più tardo.
2 Illuminare con una luce abbagliante.
[1] Par. 23.83: Come a raggio di sol, che puro mei / per fratta nube, già prato di fiori / vider, coverti d'ombra, li occhi miei; / vid' io così più turbe di splendori, / folgorate di su da raggi ardenti, / sanza veder principio di folgóri.
3 Muoversi con la rapidità e la violenza di un fulmine.
[1] Par. 6.70: Da indi scese folgorando a Iuba; / onde si volse nel vostro occidente, / ove sentia la pompeana tuba.
Autore: Chiara Murru 02.10.2019 (ultima revisione: 30.06.2020).