dismagare v.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
dismaga Purg. 3.11 (:); dismago Purg. 19.20 (:). |
Nota:Intensivo di
smagare (vd.), interpretato in modo diverso dai commentatori. Non convince (perché viene tralasciato l’ogg.
onestade) il signif. intrans. assegnato da
Francesco da Buti a
Purg. 3.11 «cioè manca in ogni atto virtuoso»; il valore preferibile pare invece quello di ‘indebolire’, connesso alla radice con pref. privativo *
exmagare (dal
germ. *
magan ‘avere forza’): la fretta sottrae infatti a ogni gesto la compostezza e gravità richieste dall’
onestade, secondo un principio già classico per cui vd. Fiorilla,
Purg. III, p. 66. A tale signif. rimanda anche l’interpretazione ‘consumare’ che
Francesco da Buti riserba al termine nell’altro contesto,
Purg. 19.20 «dismago; cioè consummo», dove il verbo assomma al senso di ‘far perdere le forze’ (per l’incanto delle sirene) quello di ‘distogliere’ i marinai dalla rotta, come esplicitano i versi successivi (
volsi Ulisse del suo cammin…) e come appare dai contesti in cui ricorre il verbo base
smagare; cfr. anche Picone,
Canto XIX, p. 294. Benvenuto da Imola ricorre al sinon. ‘disturbare’ sia in
Purg. 3.11 «idest, disturbat» che in
Purg. 19.20 «idest [[…]] disturbo», aggiungendo «bene dicit [[…]] quia non solum incautos, sed et oculatissimos viros exorbitare fecit».
1 Indebolire, sottrarre.
[1] Purg. 3.11: Quando li piedi suoi lasciar la fretta, / che l'onestade ad ogn' atto dismaga, / la mente mia, che prima era ristretta...
1.1 Distogliere (da qsa), distrarre.
[1] Purg. 19.20: «Io son», cantava, «io son dolce serena, / che ' marinari in mezzo mar dismago; / tanto son di piacere a sentir piena!
Autore: Fiammetta Papi 23.12.2016 (ultima revisione: 10.05.2018).