dislagare v.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
dislaga Purg. 3.15 (:). |
Nota:Att. solo nella
Commedia e cit. nei commentatori. Prob.
coniazione dantesca, denominale da
lago (vd.) con prefisso
dis- con valore separativo (cfr. Di Pretoro,
Innovazioni lessicali, p. 13). Il verbo è rif. al monte del Purgatorio, che in
Par. 26.139 è definito «monte che si leva più da l'onda» (cfr. Parodi,
Lingua, pp. 215 e 266). Benvenuto da Imola collega il vocabolo col lat.
dilatatur «idest, qui mons magis et magis dilatatur usquequo perveniatur in coelum» e chiosa «hic mons incipit ab arcto et gradatim ascendendo semper ampliatur»; la stessa spiegazione nell'Anonimo Fiorentino: «et dice che da cima si dilata, et da piè è più stretto». Quest'ultimo signif. è recepito fino a Crusca (4).
1 Pron. Emergere dall'acqua.
[1] Purg. 3.15: Quando li piedi suoi lasciar la fretta, / che l'onestade ad ogn' atto dismaga, / la mente mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento rallargò, sì come vaga, / e diedi 'l viso mio incontr' al poggio / che 'nverso 'l ciel più alto si dislaga.
Autore: Veronica Ricotta 23.12.2016 (ultima revisione: 07.05.2018).