Commedia |
cencri Inf. 24.87. |
Prima att.
Latinismo da
cenchris ‘cencro’ (
gr. kenchrís) (LEI s.v. 13, 824.12-35). Il lessema è un recupero dantesco da Lucano (
Phars. 9.712; vd. anche
anfisbena,
chelidro,
farea,
iacolo), fatto di cui si mostrano già coscienti anche i primi commentatori. Il vocabolo, att. dai lessici mediolatini (cfr. Cecchini,
Uguccione C 133 1), è molto raro in volgare, dove, oltre il circuito dei commenti danteschi, ricorre solo in
Fazio degli Uberti (cfr. TLIO s.v.
cencro) e in alcuni volgarizzamenti (per cui cfr.
Corpus DiVo). In
ED s.v.
cencri si ipotizza un singolare tratto dal nominativo lat. (che è la forma in Lucano).
Autore: Vito Luigi Castrignanò; Francesca De Blasi.
Data redazione: 25.09.2018.
Data ultima revisione: 25.09.2018.