Hapax nella
Commedia. Germanismo da
*suppa 'fetta di pane inzuppato' (DELI 2 s.v.
zuppa), pressoché costante nei testi delle origini rispetto alla forma moderna
zuppa (cfr.
Corpus OVI).
Locuz. e fras. Il termine compare nell’espressione di sapore popolareggiante
non temere suppe pronunciata da Beatrice nell’ultimo canto del
Purg. per affermare l’ineluttabilità della giustizia divina che non si lascia ostacolare da niente. Se non ci sono dubbi sul senso complessivo del passo, più difficile è definire l’origine metaf. dell’espressione. I commentatori antichi chiamano in causa una superstizione feudale, diffusa a Firenze, secondo la quale se, entro nove giorni dal delitto, un omicida fosse stato in grado di mangiare una zuppa sulla tomba dell’ucciso, poteva dirsi immune da ogni vendetta dei familiari. Altri, ponendo in relazione la frase con la polemica antifrancese condotta nel canto, vi vedono un’allusione alla consuetudine blasfema di certi sovrani francesi che simulavano con pane e vino (
soupes) il rito dell’ultima cena (ipotesi ripresa ultimamente da Podestà,
"Vendetta di Dio non teme suppe"). Diverge nell’identificare l’etimo della parola il Torraca, che intende
suppe per ‘giubbe’ (ar.
gubba, DELI 2 s.v.
giubba), armature di difesa («una specie di corazza era chiamata, nel latino del Duecento
iuppa, ne’ volgari settentrionali
zubba, subba o
zuppa, nel volgare toscano
giubba»,
ad l.): il colpevole di un grave misfatto, anche se si copre di ferro, verrà colpito dalla vendetta di Dio senza fallo, perché la spada divina può trafiggere qualunque armatura. Un’ulteriore interpretazione, proposta da Austin (
Dante Notes, pp. 339-342), partendo dall’equivalenza semantica tra
suppa e
offa stabilita da Pietro Alighieri
ad l. («
offa sive
suppa»), vede nel passo dantesco un’allusione all’offa buttata da Cerbero ad Enea (cfr. Virg.,
Aen., VI 420): la vendetta divina non si fa placare come l’ira di Cerbero da donativi. Per un riepilogo delle diverse interpretazioni e ampliamenti bibliografici, vd. ED s.v.
suppa; Chiavacci Leonardi,
ad l.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 03.10.2018.
Data ultima revisione: 03.05.2023.