Vocabolario Dantesco
zuffa s.f.
Commedia 3 (3 Inf.).
Altre opere2 (2 Fiore).
Commedia zuffa Inf. 7.59 (:), 18.108 (:), 22.135 (:).
Altre opere zuffa Fiore 213.14; zuffe Fiore 147.3.
Fare zuffa 1.1.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Di etimo incerto, forse dal «longob. *zupfa ‘ciuffo’ o direttamente come trasl. nel senso di ‘groviglio, mischia’ o come derivato di (az)zuffare ‘prendere per i capelli’» (Nocentini s.v. zuffa). La voce ricorre in testi perlopiù fior. a partire dal Fiore (cfr. Corpus OVI). Nella Commedia l'impiego di zuffa, in serie rimiche di forte espressività (a Inf. 7.59 zuffabuffa : rabuffa; Inf. 22.135 attuffa : buffa : zuffa), conferisce ai dannati e ai diavoli una connotazione animalesca rintracciabile anche in altri testi delle Origini (vd. ad es. lo stesso Fiore 213.14: «Ciascun si levò suso, e sì s'aterra / A quella zuffa, com'e' fosser cani»; cfr. Corpus OVI). La voce, pur essendo gen. compresa dagli antichi commentatori, pare necessitare di sinon. volg. o lat. più familiari, come ad es. battaglia (Iacomo della Lana a Inf. 7.59), rixa (Guido da Pisa a Inf. 7.59) e pugna (Benvenuto da Imola a Inf. 7.59). A sé stanno le glosse sinon. del napol. Guglielmo Maramauro, che in entrambi i casi sembra fraintendere interpretando la voce come «giostra» (Inf. 7.59) o «capelli» (Inf. 22.135), in quest'ultimo caso ricollegando prob. zuffa a ciuffo (cfr. Maramauro, Exp. Inf., p. 352).
Locuz. e fras. Per l'occ. di Inf. 18.108 (in rima con scuffa e muffa), rif. alle sensazioni sgradevoli che la muffa (vd.) provoca alla vista e all'olfatto, vd. Benvenuto da Imola ad l. («faciebant pugnam et rixam cum visu, quia horribilissimum erat videre, et cum naribus, quia molestissimum erat sentire») e Francesco da Buti ad l. («sì fatta era quella muffa, che offendea li occhi e il naso»). Anche in questo caso si discosta Maramauro ad l., che in modo palesemente errato glossa zuffa come «moto»: «con l'ochi, idest per la caxon de l'alito, e col naso, idest per cason de la puza, facea zuffa, idest moto» (cfr. Maramauro, Exp. Inf., p. 308).
Autore: Francesca Spinelli.
Data redazione: 15.12.2022.
Data ultima revisione: 20.12.2023.
1 Scontro acceso, rissa.
[1] Inf. 7.59: Mal dare e mal tener lo mondo pulcro / ha tolto loro, e posti a questa zuffa: / qual ella sia, parole non ci appulcro.
[2] Inf. 22.135: Irato Calcabrina de la buffa, / volando dietro li tenne, invaghito / che quei campasse per aver la zuffa...
1.1 Fig. Fare zuffa (con qsa): urtare in modo disgustoso (i sensi).
[1] Inf. 18.108: Le ripe eran grommate d'una muffa, / per l'alito di giù che vi s' appasta, / che con li occhi e col naso facea zuffa.