Vocabolario Dantesco
mese s.m.
Commedia 4 (3 Purg., 1 Par.).
Altre opere8 (4 Vn., 3 Conv., 1 Rime).
3 (3 Fiore).
Commedia mese Purg. 19.103, 29.54 (:), Par. 25.102; mesi Purg. 2.98.
Altre opere mese Vn 29.1, 29.1, 29.1, Conv. 2.14.17, Rime 87.6; mesi Vn 5.4, Conv. 2.12.7, 3.5.17.
mese Fiore 3.1, 56.7; mesi Fiore 149.3.
Mezzo mese 2.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Dal lat. mensem (DELI 2 s.v. mese), il sost. è att. in it. antico a partire dall'XII sec. (Corpus TLIO). Nel poema ricorre nella seconda e nella terza cantica con rif. a spazi temporali differenti. Con senso estens. mese indica generic. un periodo di circa trenta giorni, non coincidente con un mese specifico del calendario gregoriano: in Purg. 2.98 fa rif. al tempo in cui «è stato indetto il Giubileo, cioè dal Natale del 1299; l'indicazione cronologica non può essere intesa alla lettera (tre mesi esattamente) e non consente di dirimere la questione della data dell'inizio del viaggio (25 marzo o 8 aprile)» (Bellomo-Carrai, ad l.); in Purg. 19.103 corrisponde alla durata del papato di Adriano V, dall'11 luglio al 18 agosto del 1276. Si distinguono i due usi in senso astronomico del termine nei § 2 e § 3. Col signif. 2 l'espressione mezzo mese di Purg. 29.54 allude propr. a metà della lunazione, ossia alla fase di plenilunio in cui la luna è in opposizione rispetto al sole. Col signif. 3 il termine è usato in Par. 25.102 in una similitudine astronomica assolutamente ipotetica, funzionale a rappresentare lo splendore di s. Giovanni: il mese invernale, corrispondente al periodo in cui il sole si trova nella costellazione del capricorno (vd.), dal 21 dicembre al 21 gennaio, godrebbe ininterrottamente di luce, se la costellazione del cancro (vd.), che sorge quando l'altra tramonta, avesse una stella paragonabile per luminosità a quella del santo (per cui si veda Della Valle, Il senso geografico-astronomico, pp. 10-11). Il valore proprio del lessema, con rif. specif. al mese di gennaio del calendario gregoriano, occorre solo in Fiore 3.1; per estens. più largamente in Fiore 56.7, 149.3, Conv. 2.12.7, 2.14.17, 3.5.17, Rime 87.6, Vn 5.4. Si riferisce invece al calendario islamico e siriaco nelle tre occ. di Vn 29.1.
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 01.02.2019.
Data ultima revisione: 01.07.2022.
1 Periodo di circa trenta giorni, usato come riferimento temporale generico e approssimato (estens.). ||  Propr. Ciascuno dei dodici periodi, da ventotto a trentuno giorni, in cui il calendario gregoriano divide l’anno civile.
[1] Purg. 2.98: Nessun m'è fatto oltraggio, / se quei che leva quando e cui li piace, / più volte m'ha negato esto passaggio; / ché di giusto voler lo suo si face: / veramente da tre mesi elli ha tolto / chi ha voluto intrar, con tutta pace. 
[2] Purg. 19.103: Un mese e poco più prova' io come / pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, / che piuma sembran tutte l'altre some.
2 [Astr.] Periodo di tempo in cui si compie una lunazione completa. Mezzo mese: metà della lunazione, plenilunio.
[1] Purg. 29.54: Di sopra fiammeggiava il bello arnese / più chiaro assai che luna per sereno / di mezza notte nel suo mezzo mese
3 [Astr.] Periodo di tempo in cui il sole si trova nella costellazione del capricorno.
[1] Par. 25.102: Poscia tra esse un lume si schiarì / sì che, se 'l Cancro avesse un tal cristallo, / l'inverno avrebbe un mese d'un sol dì.