Dal lat.
festa (DELI 2)
, il sost. nella
Commedia concentra le sue att. in Purgatorio e in Paradiso, con rif. alle manifestazioni di gioia e di letizia che coinvolgono le anime dei beati (signif.
1); in partic., in
Purg. 29.130 la locuz. si rif. al movimento festante delle quattro virtù cardinali che «danzavano in giro» (Vellutello,
ad l.). Il sost. occorre poi con il signif. di 'accoglienza calorosa' (signif.
1.2) in
Purg. 26.33 quale
brieve festa con rif. alle anime dei lussuriosi che «non si sono mai date fin qui segni di benevolenza» (Pietrobono cit. da Inglese,
ad l.) e in
Par. 15.84 rif. alla
paterna accoglienza di Cacciaguida; con lo stesso signif. anche la locuz.
fare festa (
Purg. 6.81,
Par. 21.65 e «così anche in Fiore CLXII 14 e CLXXIII 1, dove però l'espressione acquista un particolare e più intenso significato, trattandosi di festa d'amore» ED, s.v.
festa). In
Par. 14.37 la
festa di paradiso corrisponde allo stato di eterna beatitudine di cui godono le anime dei beati che sono
infiorati (v. 13; vd.
infiorare) della
luce (vd.) del Paradiso. L'occ. di
Par. 16.129 si rif. propr. alla celebrazione per la ricorrenza di San Tommaso: in questo ambito d'uso, il sost. è att. già nei testi dell'Origini (cfr.
Corpus OVI) per indicare il giorno in cui cade una solennità religiosa (TLIO s.v.
festa 1; con la stessa accezione anche in
Fiore 166.6, 178.9). Nell'occ. di
Purg. 30.65 il sost. si concretizza nel tripudio di fiori, la
nuvola di fiori (v. 28) che dalle mani degli angeli
saliva e
ricadeva intorno a Beatrice (vv. 29-30) (cfr. Chiavacci Leonardi,
ad l.; Bellomo-Carrai,
ad l.). Riguardo questa occ. Benvenuto da Imola
ad l. legge «angelica vesta, idest, velo albo, qualis est vestis angelorum»:
vesta è att. come var. nei codici Lo Ricc Urb, che Petrocchi
ad l. spiega come chiarissimo processo di banalizzazione.
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 01.11.2021.