Vocabolario Dantesco
brogliare v.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia broglia Par. 26.97 (:).
Prima att. Francesismo, prob. da un lat. volg. *brodiculare di base germ. (cfr. Cella, I gallicismi, p. 352; Viel, I gallicismi, pp. 244-245, e LEI Germanismi s.v. *ƀruþa, 1, 1440.36 e 1458.37-49). Il verbo ricorre anche nella red. I delle Pistole di Seneca tradotte dal fr., databile tra il 1308 e il 1325, in corrispondenza di Sen., Ep., II, 18, 1 («civitas sudat»): «tucta la terra germuglia e broglie e bolle e tempesta» (ms. Laur. Pl. 76.59, c. 39v); «tutta la terra brollia e bolle e tempesta», (ms. Laur. Pl. 76.80, c. 18r). L'occ. delle Pistole e quella del volgarizzamento dal fr. di Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, L. 8, cap. 23, p. 257, datato al 1323 (cfr. Corpus OVI), confermerebbero che il verbo è un prestito in sincronia dal fr. antico bro(o)ueillier (e simili) ‘mettere alla rinfusa, rimescolare’, per la cui semantica si veda anche il sost. brouillas ‘agitazione, disordine, lite’ (cfr. Godefroy s.v.). Il verbo bolle, utilizzato nelle Pistole di Seneca (red. I) accanto a brollia, parrebbe assicurare per quest’ultimo il signif. di ‘agitarsi’ (cfr. TLIO s.v. bollire). Che brogliare fosse sentito come prestito è suggerito anche dal traducente alternativo germuglia, att. nella tradizione delle Pistole (vd. supra): sull’incertezza del traduttore potrebbe aver agito il prov. brolhar ‘germogliare’ (cfr. Raynouard s.v. bruelh § 4). Per il signif. cfr. anche Benvenuto da Imola a Par. 26.97: «idest, vibrat, vel tremit».
Autore: Cristiano Lorenzi Biondi.
Data redazione: 01.03.2017.
Data ultima revisione: 10.05.2018.
1 Mostrare agitazione, sussultare.
[1] Par. 26.97: Talvolta un animal coverto broglia, / sì che l'affetto convien che si paia / per lo seguir che face a lui la 'nvoglia; / e similmente l'anima primaia / mi facea trasparer per la coverta / quant' ella a compiacermi venìa gaia.